Venerdì 24 settembre 2021 il Teatro Cantiere Florida di Firenze ha ospitato VN SOLO e VIRTUAL, due coreografie realizzate rispettivamente da Cristina Kristal Rizzo e Giuseppe Vincent Giampino accomunati dalla ricerca del movimento che nasce dal proprio corpo in contatto con uno stimolo esterno, un contesto sonoro o un altro corpo. Lo spettacolo è andato in scena a distanza di un anno dalla sua originaria programmazione, saltata a causa delle disposizioni di chiusura dei teatri. Lo spettacolo chiude la rassegna dedicata alla danza contemporanea “Perimetri stravaganti sulla contemporaneità“, organizzata da Versiliadanza e sostenuta dalla Fondazione CR Firenze, iniziata il 9 settembre e dislocata in diversi luoghi della città.
A cura di Valentina D’Isep
VN SOLO: la notte trasfigurata di Cristina Kristal Rizzo
Un palcoscenico spoglio, nero, l’unica nota di colore è rappresentata dalle lunghe strisce di nastro adesivo colorate di azzurro che dividono il palco in venti quadranti. Uno spazio geometrico e ordinato nel quale si materializza la danza di Cristina Kristal Rizzo e di un robot-aspirapolvere. Il movimento circolare dell’apparecchio, che vaga liberamente, si affianca alla danza dell’artista che non appare mai definita e affidata ad un divenire costante trainato dalla musica di Arnold Schönberg, Verklärte Nacht (notte trasfigurata). Il rifiuto di attribuire alla propria danza una cornice estetica o semantica è chiaro. La danza vuole intenzionalmente fuggire da un disegno coreografico prefissato e si traduce in un corpo danzante che sperimenta ritmi, traiettorie, dinamiche di movimento diverse, suggerite dalle sfumature della musica. Un vortice di movimento avvolge il palcoscenico che accoglie un altro ritmo parallelo, reso dalle luci: l’oscurarsi di un quadrante a intermittenza. Un ritmo cadenzato che finisce per costituire un’altra linea di un ipotetico pentagramma della danza di VN solo. La qualità del movimento della danzatrice, così libero ma allo stesso tempo consapevole, fa trasparire una vicinanza con il lavoro della coreografa americana Trisha Brown e le sperimentazioni del Judson Dance Theatre degli anni Sessanta, riferimento fondamentale della danza contemporanea. In questa affascinante danza l’ascolto della musica genera una risposta intuitiva e imprevedibile nel corpo: la musica diventa materia e la notte di Schönberg diventa energia cinetica, sprigionata da un libero movimento dell’uomo, della macchina e della luce.
VIRTUAl: l’indagine del processo creativo
Il secondo lavoro presentato è stato concepito dal giovane artista Giuseppe Vincent Giampino che danza con Cristina Kristal Rizzo in un ambiente spoglio, neutro, dove gli unici elementi in scena, oltre ai corpi, sono un computer e un alimentatore di suono. Il lavoro è realizzato grazie al contributo di ResiDance XL azione della Rete Network Anticorpo XL/Giovane Danza D’autore, impegnata dal 2007 nella promozione della nuova generazione di coreografi. La sensazione è quella di un work in progress, un lavoro anche qui incentrato sulla ricerca, in cui i due danzatori sperimentano individualmente per poi condividere di tanto in tanto degli input comuni. La gestione della musica è autonoma, viene riprodotta dal computer e avviata dall’artista, come se il tutto fosse una prova. Non c’è la necessità di condividere una frase coreografica ma ognuno si afferma con la propria danza spontanea scandita dallo scorrere dei diversi brani musicali. In questo contesto i due danzatori si lasciano guidare dalla melodia di Schwefelgelb e D. Scarlatt in una danza esplorativa che nel suo fluire riesce a trovare dei momenti di incontro e di condivisione. Incontri occasionali di entità autonome che fluttuano dello spazio.
La rassegna a cura di Versiliadanza
Lo spettacolo rappresenta l’evento conclusivo della rassegna dedicata alla danza contemporanea “Perimetri stravaganti sulla contemporaneità”, sostenuta da Fondazione CR Firenze, iniziata il 9 settembre nella Biblioteca di Villa Bandini con due produzioni di Versiliadanza: Caronte. Ad astratti furori di Stellario Di Blasi con Paola Valenti e Algo-Ritmi di e con Leonardo Diana affiancato da Isabella Giustina. Il primo incentrato sulla figura di Caronte considerato non solo come traghettatore di anime dannate ma come possibile valorizzatore di vite e il secondo lavoro incentrato sul rapporto tra danza e matematica, una mutevole interazione tra i danzatori, modulato da codici scritti. L’appuntamento intermedio è stato accolto nell’anfiteatro del parco della Limonaia di Villa Strozzi, lunedì 13 settembre con quattro lavori: Romanza, Le Jardin con coreografia di Loredana Parrella e realizzata dal collettivo Cie Twain (in foto), Zato’ E Ychì. Fino alla fine prodotto da Asmed Balletto di Sardegna, MA di Michele Scappa e The rite produzione della Compagnia Naturalis Labor e realizzata da Elisa Spina. Un percorso coreografico eterogeneo, a tappe, che sonda le viscere dell’esperienza umana da differenti punti di vista e con diversi approcci. Una rassegna che esplora la forza combinatoria della danza, esplorando le opposte modalità di concepire un disegno coreografico: da una parte una danza libera sprovvista di una struttura definita in ogni sua parte, ispirata da un’immagine o una melodia e dall’altra una danza che trova il suo principio d’essere in un tracciato scritto.
VN SOLO
di e con Cristina Kristal Rizzo
musica Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg
assistente musicale Federico Costanza
luce Gianni Staropoli
fotografia Luca Del Pia
produzione CAB 008
con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana e Comune di Firenze
VIRTUAL
concept, coreografia Giuseppe Vincent Giampino
performance Cristina Kristal Rizzo, Giuseppe Vincent Giampino
musiche Schwefelgelb, D. Scarlatt
produzione TIR Danza, Compagnia Simona Bertozzi Nexus
con il supporto di CLAPS Spettacolo dal vivo, CSC – Centro per la scena Contemporanea Bassano del Grappa, ACS Abruzzo e Molise, Fondazione Piemonte dal Vivo
progetto realizzato con il contributo di ResiDance XL luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Network Anticorpi XL/ Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Teatro Cantiere Florida, Firenze
24 settembre 2021