VIOLA DI MARE@SCENA SENSIBILE: cambiare con i ritmi della natura

Apertura della “Scena sensibile” il 6 giugno in grande stile al Teatro Argot con “VIOLA DI MARE”, di e con Isabella Carloni, tratto dal libro uscito nel 2004 “Minchia di re” di Giacomo Pilati. Dal romanzo è stato tratto il film con lo stesso titolo della pièce teatrale, che ha debuttato nel 2009 al “Festival Internazionale del Film di Roma”, per la regia di Donatella Maiorca, e con due intense interpreti: Valeria Solarino e Isabella Aragonese.

“Viola o donzella di mare”, o in dialetto siciliano “Minchia di re”, sono tutti i nomi di un pesce ermafrodito che nasce femmina, per diventare maschio, per poi tornare a essere femmina quando depone le uova, per poi essere ancora maschio, seguendo i cambiamenti della natura in maniera naturale e spontanea.
Nella nostra specie, quella umana, i cambiamenti non sono mai così semplici, in particolare quando si parla di orientamenti sessuali che non corrispondono a quelli sociali, soprattutto in tempi e luoghi rigidi, come nell’800 a Favignana, piccola isola delle Egadi. Lì ha avuto respiro una storia in cui si è imbattuto l’autore, rimanendone talmente travolto, che ha voluto renderla famosa, facendola conoscere al mondo.
Anche Isabella Carloni, da tempo ricercatrice delle diversità, è rimasta folgorata da questo testo che racconta una storia accaduta, in epoche folli, quando probabilmente ci si domandava ancora se la donna avesse un’anima, la storia di Pina giovane adolescente innamorata di una sua coetanea Sara, senza malizia e senza pudore, come i ragazzini innamorati della vita e delle bellissime sensazioni che ti dona, che non vedono e non capiscono quello che gli adulti fanno e dicono.

L’attrice dotata di un forte carisma ci aspetta in scena proprio mentre avviene la trasformazione da donna a uomo, e lo fa narrando, quando ormai Pina è grande, e ha scelto di vivere come un uomo per sposare Sara, l’amore grande, che è rimasto tale nonostante gli anni e le difficoltà immense, attraverso le sue parole conosciamo le umiliazioni e la caparbietà con cui ha lottato, il mondo chiuso e giudicante che la voleva sconfitta, e che invece è crollato sotto la virilità insospettata di Pina.

Uno spettacolo che inchioda, che spinge a saperne di più, e che incita a non avere paura né delle avversità e né tanto meno delle diversità, supportato in maniera egregia dagli interventi sonori di Alfredo Laviano, dalle scene di Giancarlo Gentilucci, dai costumi di Stefania Campini, e dal disegno luci di Daniela Vespa.
Ancora in scena fino all’8 giugno, consiglio di non perderlo, perché come dice Isabella Carloni, “ Io cerco di prendere per mano lo spettatore e di portarlo dentro la storia, dentro tutti i personaggi e ciascuno, pur vedendo lo stesso spettacolo, può farsi il proprio film e continuare a immaginare anche dopo…. È meglio che mangiarsi un cannolo siciliano!”

Info:
6 – 7 – 8 giugno ore 21
VIOLA DI MARE
di e con Isabella Carloni

E prossimamente al Teatro Argot per LA SCENA SENSIBILE (vedi il calendario completo)

9 – 10 giugno ore 21
TANA LIBERA TUTTI
scritto e diretto da Mauro Mandolini
con Livia Lupattelli

11 giugno ore 21
CLEO – storia di una puttana
di e con Susy Suarez e  con Simone Destrero,
regia Paolo Orlandelli
immagini Pier Paolo Cioeta

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