Nell'ambito del percorso monografico dedicato alla compagnia Teatrodilina, che ha già visto rappresentati nelle scorse settimane “LE VACANZE DEI SIGNORI LAGONÌA” e “BANANE”, è ora in scena al Teatro dell'Orologio “GLI UCCELLI MIGRATORI”, scritto e diretto da Francesco Lagi ed interpretato da Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena e Mariano Pirrello.
Una semplice quanto seducente scenografia accoglie la rappresentazione e, assieme al gioco di luci perfettamente modulato, rende concreto l'alternarsi di interno ed esterno nello svolgimento della vicenda.
L'interno è quello della casa di Marta, donna incinta che ha già terminato da una settimana i giorni della gravidanza ed attende terrorizzata, in compagnia del fratello, unico uomo della sua vita, la nascita di una bambina per la quale non ha ancora scelto un nome. Su di un rotondo tappeto rosso si trova un tavolo di legno con due sedie, qui i due iniziano una conversazione basata sulle paure di Marta, ipocondriaca ed irrimediabilmente confusa, e la volontà del fratello Guido di aiutarla a portare a compimento nel miglior modo possibile il suo diventare mamma. Ad irrompere nell'interno intimo e ben chiuso dei due, giunge Walter, padre del bambino, avvisato dalla donna la sera precedente con un surreale sms. Con fare giustamente impacciato l'uomo tenta di inserirsi nella storia e chiede di essere ammesso a partecipare alla vita della bimba che nascerà.
Scomposto il precario equilibrio esistente nell'appartamento, la scena si sposta all'esterno quando a Marta si rende necessario uscire fuori a prendere una boccata d'aria per sfuggire alla pressione che avverte crescere dentro di sé. L'esterno corrisponde alla pineta che si trova subito fuori l'abitazione, ben riprodotta tramite lunghi stretti teli di juta appesi dall'alto al basso nella volta a botte della sala Moretti, a ricreare l'affascinante movimento di pieni e vuoti generato dagli alberi nel boschetto. All'interno di questo, Marta incontra Jerry, probabilmente il più giovane dei partecipanti, di sicuro l'unico ancora animato da una ingenua quanto energica spinta alla vita, che corrisponde poi al vivere appieno la sua passione. Jerry è un ornitologo, osserva e studia gli uccelli e, ancor meglio, li guida nei loro voli migratori da una parte all'altra del percorso, ponendosi a capo di essi ad indicare la strada. Riproducendone il verso, Jerry cerca uno dei suoi Ibis, smarrito durante il percorso.
Coinvolge Marta nella ricerca e la incuriosisce parlandone della sua strana attività Le parla del libro tramite il quale ha imparato la lingua degli uccelli, riuscendo inaspettatamente a comprendere i loro messaggi e a comunicare con loro, raccontandole il primo episodio di riuscita in tal senso, quando una beccaccia gli rivelò l'emozione e la paura vissuta durante il suo primo volo, perché loro “non sanno che le ali li possono tenere su. Non sanno nulla delle ossa cave, dell’aerodinamicità, del movimento ascensionale delle ali, nulla. Cadono. E poi, all’improvviso, rimangono su”.
Quando, a seguito di un malore di Marta, la scena si trasferisce di nuovo all'interno, la conversazione diviene a quattro, coinvolgendo i tre uomini sconosciuti in un bizzarro scambio di confidenze ed emozioni relative ai propri vissuti. Usciti quindi di scena, lasciano sola Marta, come è giusto che avvenga con ogni uccello che chiede di liberarsi dalla stormo. Forte della lezione appresa dal mondo degli uccelli, la donna è ora finalmente pronta ad intraprendere un dialogo tutto suo con la figlia che sta per avere, aprendo le ali all'immaginazione di un futuro che può contenere anche l'ipotesi di una gioia che prima faceva troppa paura.
Con la semplicità di una messa in scena coinvolgente, che sottende molteplici piani di lettura e che perfettamente si regge sulla bravura degli attori, “GLI UCCELLI MIGRATORI” risulta essere uno spettacolo audace, fresco, pur nella profondità delle tematiche trattate, divertente ed emozionante come il volo di certi pennuti.
Sta andando in scena al Teatro dell’Orologio (fino al 15 novembre) un interessante percorso monografico dedicato alla compagnia Teatrodilina – formata da Francesco Lagi, Francesco Colella, Mariano Pirrello e Leonardo Maddalena – che torna al Teatro dopo il successo dello scorso anno con lo spettacolo BANANE, programmato nella stagione 2014 – 2015 di Dominio Pubblico.
Gufetto è da sempre attenta alle nuove drammaturgie e alle Compagnie che manifestano un punto di vista originale e innovativo. Per questo ha deciso di seguire tutti e tre gli spettacoli che compongono questo importante percorso.
Abbiamo di recente recensito il primo dei tre lavori: LE VACANZE DEI SIGNORI LAGONÌA (selezione Premio Inbox 2015 – prima romana): vedi la recensione di Jessica Bertagni e BANANE (vedi la recensione di Edoardo Fedeli) in scena dal 4 all’8 novembre.
Ora è la volta de GLI UCCELLI MIGRATORI in scena dal 12 al 15 novembre (prima assoluta – residenza creativa al Teatro dell’Orologio).
Dal 12 al 15 novembre
GLI UCCELLI MIGRATORI
dal martedì al sabato ore 21:30 | domenica ore 18:30 SALA MORETTI PRIMA NAZIONALE
scritto da Francesco Lagi con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Mariano Pirrello regia Francesco Lagi organizzazione Regina Piperno produzione Teatrodilina, Progetto Goldstein Ci ho provato per anni. All’inizio nulla. Io parlavo e non mi rispondevano come se nemmeno mi sentissero. Poi una volta mi sono trovato da solo con una beccaccia. E mi ha sentito, sono riuscito a parlarci. Io parlavo e lei mi rispondeva. Lei parlava e io le rispondevo. E questa beccaccia mi ha raccontato della sua infanzia. Della prima volta che ha volato, della paura che ha avuto. Sai la paura che hanno la prima volta che volano, gli uccelli? Si buttano nel vuoto. Non sanno che le ali li possono tenere su. Non sanno nulla delle ossa cave, dell’aerodinamicità, del movimento ascensionale delle ali, nulla. Cadono. E poi, all’improvviso, rimangono su. È una cosa molto impressionante.
INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata 06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com le prenotazioni possono essere effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
Per saperne di più su…Teatrodilina
Teatrodilina è un gruppo di persone con esperienze diverse, che si sono unite con il condividere una pratica e un’idea di teatro. Dal suono al video, dall’arte contemporanea alla scrittura, dal cinema alla musica. Alla base del lavoro c’è la volontà di inventare spettacoli restituendo frammenti dei loro percorsi e andando alla ricerca di una comune identità, che sembra perduta ma non in modo irreparabile. Fare teatro è il gesto più contemporaneo e potenzialmente dirompente. Selezione InBox nel 2013 con Zigulì e nel 2015 con Le vacanze dei signori Lagonìa. www.facebook.com/teatrodilina.teatrodilina