Dal 23 al 25 Febbraio 2018, l’autrice, attrice e regista Ottavia Bianchi ha messo in scena l’inedita rappresentazione sulla vita della famosa e pluripremiata scrittrice britannica.
Debutta la stagione del nuovissimo spazio Altrove Teatro Studio, coraggioso territorio di formazione e rappresentazione teatrale nel quartiere Prati di Roma. Uno spazio, che una volta era garage per auto, oggi ha cominciato a produrre cultura appassionata, grazie alla volontà di Ottavia Bianchi e Giorgio Latini che con tenacia e determinazione sono riusciti a realizzare questo sogno sia loro, sia di tutti quelli che credono che «la bellezza salverà il mondo».
Tra le illustrazioni artistiche di Cristina Gardumi dipinte sulla parete della rampa di accesso allo spazio, si scende verso il foyer del teatro accogliente e al tempo stesso underground, dove, all’apertura della inaugurale stagione, uno staff emozionato e partecipe ci accoglie per la prima dell’inedita piéce “Una culla sbagliata”, scritta e interpretata da Ottavia Bianchi stessa e dalla giovane attrice Flaminia Cuzzoli.
È il racconto della prima parte della vita della scrittrice contemporanea Jeanette Winterson; di come e perché è diventata scrittrice, della sua battaglia interiore per evolvere sé stessa, rispettando la sua omosessualità, nonostante i suoi religiosissimi genitori la volessero missionaria cristiana pentecostale.
I dialoghi sono intensi e scorrevoli e la storia appassionante, nonostante si fatichi un po’ ad esserne coinvolti. Flaminia Zuccoli che interpreta la Winterson, lo fa con volenteroso ardore, percorrendo le varie fasi della sua vita e cambiando registro a seconda delle esigenze che impone la scena. Rimane, però, ancorata troppo al perfezionismo della tecnica. Il testo è intenso e le permetterebbe di emozionare prima di tutto sé stessa, ma l’attrice, forse perché molto giovane, ha bisogno di carburare per entrare nell’anima della protagonista e anche quando finalmente lo fa, rimane un po’ impostata. Il supporto della Bianchi, che recita sia la parte della madre adottiva, che quella della giornalista che la vuole intervistare e che diventerà poi la sua fidanzata, aiuta la Zuccoli, che, infatti, interagisce con lei con più scioltezza e la scalda un po’ verso la fine della piéce. Anche la realizzazione dei costumi di scena non aiuta ad immergersi nell’epoca della narrazione: di taglia troppo grande per la Zuccoli e troppo posticci per la Bianchi e senza quell’attenzione alla cromia che accompagna le emozioni che descrive il bel testo. Così come la scenografia non rende giustizia alla messa in scena, senza personalità e fuori registro da quella cornice che dovrebbe essere. Si rimane un po’ perplessi, quindi, da questi particolari che svelano un’auto gestione, forse comprensibilmente, ancora non a regime.
C’è da dire, comunque che, considerando la nostra Roma così irrispettosa del potenziale artistico della cultura non ufficiale ed in mezzo ad un’esasperata civiltà dei consumi, dove il centro commerciale è considerato da troppe persone il vero territorio ricreativo, il progetto di questo nuovissimo spazio è da considerarsi temerario e lodevole, e ci si augura che questa analisi critica dell’esecuzione teatrale faccia da benevolo stimolo per la ricerca della qualità e della bellezza che sia all’altezza della passione e dei buoni propositi della coppia fondatrice dell’Altrove Teatro Studio.
Info:
Dal 23 al 25 febbraio 2018
ALTROVE TEATRO STUDIO
Via Giorgio Scalia, 53 / Metro Cipro
Una Culla Sbagliata
con Ottavia Bianchi e Flaminia Cuzzoli
Drammaturgia e regia di Ottavia Bianchi