All'Arena del Sole il teatro e la narrazione si intrecciano con il disegno dal vivo dando così vita a UN AMORE ESEMPLARE, rappresentazione inusuale di un amore così vero e assoluto che “era impossibile non restarci innamorati secchi!”.
Il tutto nasce da un’amicizia, quella tra Daniel Pennac, appassionato insegnante e scrittore, ormai anche teatrante consolidato, e la fumettista Florence Cestac. Daniel le racconta la storia d’amore che da ragazzo aveva idealizzato, un esempio di coppia affiatata, ironica, fuori dagli schermi, lei la trasforma in un fumetto. Dal desiderio della regista Clara Bauer, colpita da questa storia così bella e appagante che sarebbe stato un peccato non condividere, nasce il lavoro di adattamento per renderlo uno spettacolo teatrale, seguito dalla scelta azzeccata di far andare in scena proprio i due amici, artisti ognuno a suo modo, in arti diverse ma che possono essere complementari. E in questo caso il teatro ha posto a sufficienza per entrambe, è un luogo che può e vuole accogliere volentieri altre arti. Abbiamo così davanti a noi un allestimento con un Pennac narratore e protagonista, sia come attore nel ruolo di se stesso sia come protagonista effettivo della storia che racconta, e la Cestac, che disegna, colora, aggiunge nuvole di dialogo, arricchendo il nostro immaginario.
Pennac ci racconta così una storia vera, da cui è stato profondamente toccato e influenzato, con tutta la sua simpatia e, visto l’argomento e la confidenza che si prende, la sensazione è proprio quella di essere tra amici, in un grande salotto e non dentro a un teatro convenzionalmente inteso. Ci confida che aveva così tanto idealizzato l’amore tra Jean e Germaine da cercare di riprodurlo nelle sue prime storie d’amore, fallendo rovinosamente, anche se ora ci si può ridere sopra, all’epoca a nulla valsero i suoi tentativi di farsi consigliare da Jean affinché la sua vita sentimentale migliorasse: perché “non ci sono consigli che si possono dare in amore, è un po’ come il parmigiano sulle vongole… non si fa!”
A spalleggiare Pennac, istrionico protagonista, oltre a Florence Cestac, gli attori Ludovica Tinghi e Massimiliano Barbini, che interpretano Jean e Germaine, gli innamorati di cui Pennac ci racconta e gli altri personaggi marginali.
Il ricordo del giovane Daniel abita la scena minimalista, l’allestimento sceglie la semplicità: solo pochi oggetti funzionali che non tolgono l’attenzione dalla performance del disegno in tempo reale proiettato sullo schermo di fondo, che porta in sé la teatralità del qui e ora tra chi agisce e chi guarda. Seguiamo le parole di Pennac e la mano di Florence che scorre sicura e rilassata come il racconto dell’amico. L’impertinente narratore ogni tanto approfitta della confidenza per dirle cosa non va nei suoi disegni, descrivendo com’erano realmente i personaggi, e allora si trova scherzosamente un punto di incontro tra lo stile della disegnatrice e la veridicità del suo ricordo.
È uno spettacolo allegro e leggero, a tratti romantico, ma senza esagerare, adatto a tutti, anche a chi non conosce il francese, grazie alla traduzione in simultanea della Tinghi e pensato soprattutto per far dialogare i più giovani attraverso il teatro e in generale attraverso l’arte con le grandi tematiche della vita, partendo dal teatro come luogo di incontro, ascolto e condivisione tra le persone.
Proprio dalla necessità di far dialogare i ragazzi con temi sempre attuali come l’amore e il lavoro o tematiche più spinose come la guerra, la crisi, la migrazione, ha preso vita il progetto multidisciplinare Futuri Maestri di cui questo spettacolo è un appuntamento e parte integrante di un percorso più ampio; che comprende altri spettacoli teatrali, incontri letterari, una mostra e laboratori nelle scuole. L’idea della formazione dei futuri maestri, i ragazzi, che un giorno trasmetteranno a loro volta le conoscenze e l’arricchimento umano acquisito oggi, fortemente voluta dalla Compagnia Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena (Bologna) e da ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, sta trovando la sua piena realizzazione.
Una tomba d’amore con le date 1927 – 1971 chiude il racconto, Jean e Germaine sono sempre insieme. No, i protagonisti non hanno vissuto solo 44 anni, la loro Vita è durata 44 anni, perché è iniziata quando si sono incontrati ed è finita per entrambi 44 anni dopo. La loro vita è stato il loro amore, un amore che ha dato loro la vita, quella vera, un amore senza il quale non si poteva più vivere, un amore trionfante su tutto e tutti, che è riuscito ad andare oltre le miserie delle convenzioni e delle convenienze sociali, un amore vissuto fino alla fine e alla fine la scelta di non separarsi mai, neanche nella morte, un amore spensierato fatto di rispetto e di tenerezza, per dirlo alla Pennac… un amore “esemplare”.
Visto il 2 maggio 2017
Info:
UN AMORE ESEMPLARE
02 maggio – Sala de Berardinis
di Daniel Pennac e Florence Cestac | adattamento teatrale Clara Bauer e Daniel Pennc | regia Clara Bauer |tratto dal fumetto pubblicato da Dargaut ‘Un amour exemplaire’
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