Tra le varie proposte internazionali molto atteso l’allestimento di “UBU and the truth commission”, diretto dall’artista sudafricano William Kentridge, andato in scena il 9 e 10 luglio al teatro Mercadante. Lo spettacolo nasce nel 1997, in collaborazione con la Compagnia di teatro di figura la Handspring Puppet Company. L’idea scaturisce dall’ esigenza di dare voce alle vittime dell’ Apartheid partendo dalle testimonianze dei verbali della Commissione per la verità e la riconciliazione, istituita da Nelson Mandela con lo scopo di perdonare i crimini politici e di guerra, perpetuati in Sudafrica tra il 1960 e il 1994, in cambio di una descrizione completa e precisa di tali delitti da parte dei singoli carnefici. Lo scopo però era anche quello di restituire dignità e verità, appunto, alle vittime e ai parenti, oltre che di creare un punto di incontro tra carnefici e vittime auspicando così una transizione non violenta e costruttiva verso la democrazia.
Da allora lo spettacolo riproposto rimane praticamente invariato: non vengono apportate modifiche e anche il testo di Jane Taylor rimane quello originale. Il regista usa vari linguaggi, rendendo la messa in scena complessa: teatro di marionette, recitazione dal vivo, musica, immagini di repertorio e brevi filmati animati, dando vita ad uno spettacolo che da un lato mostra in maniera grottesca, e con crudo sarcasmo, la banalità della ferocia dei carnefici e dall’altro descrive fedelmente le dolorose testimonianze dei parenti e delle vittime dei massacri: il risultato è un’oscillare continuo tra atmosfere violente e rudi ed atmosfere tragiche e drammatiche dividendo, e talvolta confondendo, il pubblico per la molteplicità dei linguaggi utilizzati. A tal proposito si riscontra che in più momenti dello spettacolo i sottotitoli scorrevano troppo velocemente oppure in ritardo, e quindi non corrispondenti a quello che accadeva in scena.
Kentdrige riprende il personaggio di “Ubu Roi” di Jarry con questo spirito, conservandone la carica grottesca, brutale e provocatoria ed è chiaro sin da subito: Pa Ubu, interpretato da Dawid Minnar per tutta la rappresentazione indosserà solo: mutande, canottiera e un paio di scarponcini. Il nucleo gira attorno alle beghe familiari che avvengono tra Pa Ubu e Ma Ubu (in scena Busi Zokufa): una donna volgare e gelosa che lamenta le continue scorribande notturne del marito, convinta dell’infedeltà del consorte. Poi quando scopre che il marito, durante le sue assenze commette terribili crimini contro l’umanità, sembra quasi confortata e riacquisisce forza. In questo squallido contesto familiare, si inseriscono alla perfezione due personaggi animaleschi fatti rivivere in scena dalle efficaci marionette della Handspring Puppet Company:c’è Brutus cane a tre teste fedele servitore e braccio criminale di Pa Ubu. E poi c’è il geniale Niles, il coccodrillo il cui corpo è una borsa che fagocita i documenti provanti la colpevolezza di Ubu. Le marionette vengono utilizzate anche durante le scene delle testimonianze delle vittime (scene tutt’altro che grottesche) e hanno sembianze umane. Le atmosfere, in questo caso, sono pregne di drammaticità e ben costruite: un attore/manipolatore dà vita ai pupazzi e racconta le atrocità subìte in lingua originale (zulu), intanto la voce fredda di un interprete traduce i fatti in inglese, rendendo il tutto ancora più toccante. Un’ opera complessa che pone degli interrogativi rispetto alla situazione attuale del Sudafrica: una sorta di resoconto a distanza di vent’anni. C’è come il sospetto che troppe ingiustizie siano rimaste impunite e che la verità raccontata non sia bastata a creare una reale riconciliazione.
Info:
UBU AND THE TRUTH COMMISSION
REGIA/DIRECTED BY WILLIAM KENTRIDGE
TESTO/WRITTEN BY JANE TAYLOR
MARIONETTE/MARIONETTES ADRIAN KOHLER
ANIMAZIONE/ANIMATION WILLIAM KENTRIDGE
SCENE/SET DESIGN ADRIAN KOHLER, WILLIAM KENTRIDGE
COSTUMI/COSTUME DESIGN ADRIAN KOHLER
LUCI/LIGHT DESIGN WESLEY FRANCE
SUONO/SOUND DESIGN WILBERT SCHUBEL
MUSICA/MUSIC WARRICK SONY, BRENDAN JURY
COREOGRAFIA/CHOREOGRAPHY ROBYN ORLIN
CON/WITH DAWID MINNAAR, BUSI ZOKUFA
E CON/AND WITH GABRIEL MARCHAND, MANDISELI MASETI, MONGI MTHOMBENI
PRODUZIONE/PRODUCTION HANDSPRING PUPPET COMPANY
IN COPRODUZIONE CON/IN CO-PRODUCTION WITH EDINBURGH INTERNATIONAL FESTIVAL (UNITED KINGDOM), THE TAIPEI ARTS FESTIVAL AND TAIPEI CULTURE FOUNDATION (TAIWAN), FESTIVAL DE MARSEILLE _ DANSE ET ARTS MULTIPLES (FRANCE), ONASSIS CULTURAL CENTRE (GREECE), CAL PERFORMANCES BERKELEY (USA), BOZAR BRUSSELS (BELGIUM)
CON IL SOSTEGNO DI/WITH THE SUPPORT OF NATIONAL ARTS FESTIVAL, SOUTH AFRICA
date/dates 9, 10 luglio/july h 21.00
luogo/venue teatro mercadante
durata/running time 1h 30min
lingua/language inglese con sottotitoli in italiano/english with subtitles in italian
paese/country sudafrica/south africa