Eleonora Danco travolge il pubblico del Teatro India di Roma con la sua Trilogia, messa in scena fino al 9 dicembre 2018. La compongono dEVERSIVO, NESSUNO CI GUARDA / DONNA N°4, tre atti unici scritti e interpretati dalla Danco, che ne ha curato anche la regia, con l’assistenza di Maria Stella Cassella.
dEVERSIVO, il primo dei tre spettacoli andati in scena, sin dalle prime battute immerge lo spettatore nelle tinte arancio dei lampioni di Porta Maggiore, delle luci accese dietro le tende degli appartamenti romani, delle bottiglie di birra lasciate a terra semi vuote.
I pensieri e le angosce che accompagnano la condizione umana di un’artista indipendente si imprimono nella sala, insieme alle immagini di teatri capitolini e l’odore di sigaretta di cui sono intrise le stanze dei loro direttori.
Senza banalità, vengono rappresentati stati d’animo violenti con una recitazione vitale e dagli aspetti esperienziali, che travalica il testo e penetra nella memoria emotiva del pubblico.
Alla bocca dello spettatore arriva il sapore stantio del piatto sempre uguale, mangiato per il terzo giorno consecutivo, nel naso l’odore acre del tram giunto alla sua ultima corsa del giorno, mentre dal testo affiorano i rumori di una Roma sventrata dall’indifferenza.
La voce e il corpo di Eleonora Danco sfidano le dimensioni del palco, vuoto, ad eccezione di qualche sedia. Nulla è statico, i chiaro scuri proposti dal gioco di luci di scena, assieme alle musiche scelte da Marco Tecce, tracciano confini invisibili in continuo movimento. Lo spazio è percorso e ripercorso dall’attrice che, instancabile, mantiene intatta un’interpretazione da cui non trapela fatica, anzi, che di battuta in battuta arriva più energica.
Il ritmo della recitazione è serrato e asseconda un flusso di coscienza a tratti onirico. La pièce mantiene un’estetica compatta, che sfrutta al massimo la superficie della scena mantenendo aggregati tutti gli elementi del personaggio, anche quando, con sapienti cambi di registro, l’attrice impersona altri soggetti che roteano intorno alla protagonista, in un girotondo circense: un padre stanco di pagarle anche le ricariche del cellullare, boriosi quando non squallidi produttori teatrali, indolenti lavoratori indiani dentro negozi di fotocopie.
dEVERSIVO non è un testo che reca in sé la pretesa di raccontare o spiegare cosa comporti essere autrice o attrice di teatro indipendente, si concentra sui singoli momenti di un’esistenza quotidiana, priva di cure, ma che si nutre dell’esperienza.
Uno smarrimento consapevole, ricercato, che conduce alla distruzione del proprio essere, mettendo in discussione tutto perché tutto torni nuovo e sia ancora fonte d’ispirazione.
La narrazione del malessere quotidiano prende la forma dello struggimento del corpo anche nelle altre due rappresentazioni che compongono la trilogia: NESSUNO CI GUARDA e DONNA N°4.
Nel primo, la protagonista affonda nel conflitto tra l’età adulta e l’infanzia, lottando con i condizionamenti ricevuti dalla famiglia e al contempo cercandovi rifugio. I primi anni di vita determinano il nostro modo di essere, di percepirci, di cercare attenzioni nell’altro. La performance della Danco appare tesa a rappresentare le debolezze che derivano da questo codice come spigoli su cui la coscienza di ognuno sbatte costantemente. Ancora una volta interpreta un personaggio posto in una posizione estrema, che non riesce ad uscire di casa per recarsi al lavoro, trascinando lo spettatore nell’inconscio di una donna che vaga tra gli anfratti della sua memoria, ma non abbandona le pareti del suo appartamento.
L’interpretazione graffiante e al contempo armonica dell’attrice, si staglia come una colatura densa e vivida tra le luci e ombre della scena. L’esposizione del suo corpo, vibrante quanto la recitazione, crea un legame intimo con il pubblico che si riconosce nell’umanità che ha di fronte.
Il tema del conflitto, percorre anche l’ultimo dei tre atti: DONNA N°4.
Un testo nervoso e intenso, da cui emerge il lacerante rapporto dell’uomo con il cibo, per come declinato nella società attuale. Ancora una volta lo spettatore viene strattonato e costretto a confrontarsi con il sapore acido e banale di una quotidianità scandita da pasti consumati in portapranzi sopra scrivanie, aperitivi e dall’invasione inarrestabile di locali in cui mangiare, ormai avamposto di ogni città.
Gli spettacoli di Eleonora Danco sono la risposta a come si possa rappresentare su un palco il pensiero dell’essere umano e la sua immaginazione. Si percepisce chiaramente che l’autrice non parte da un’idea statica, ma da un’esplorazione dei suoi soggetti, consapevole della necessità di precipitare fino alla loro essenza.
I tre atti vanno in scena sullo stesso palco, con lo stesso allestimento e – inutile specificarlo – la stessa interprete. Eppure, l’immaginario che si crea nello spettatore è diverso ogni volta. In questo sta la potenza del teatro di Eleonora Danco.
Info:
NESSUNO CI GUARDA
scritto diretto ed interpretato da Eleonora Danco
assistente alla regia Maria Stella Cassella
disegno luci Eleonora Danco
si ringrazia
per la scelta delle musiche Marco Tecce
per la collaborazione Lorenza Accardo e Benedetta Boggio
DONNA N° 4
scritto diretto ed interpretato da Eleonora Danco
assistente alla regia Maria Stella Cassella
disegno luci Eleonora Danco
si ringrazia
per la scelta delle musiche Marco Tecce
per la collaborazione Lorenza Accardo e Benedetta Boggio