È difficile recensire uno spettacolo come TOMMASO – UN MAFIOSO IN PROVA. È come sparare sulla croce rossa. Più che altro perché non si può dire una vera pièce, in quanto non ha nulla di quello che dovrebbe essere uno spettacolo teatrale. Può dirsi piuttosto un saggio accademico all'acqua di rose, se vogliamo essere buoni – anche se i saggi accademici seri dovrebbero avvicinarsi a quello che dovrebbe essere il teatro vero .
Gli attori e il regista hanno dalla loro parte che sono ancora giovani e hanno tutto il tempo per imparare e migliorarsi, in attesa di fare un vero spettacolo teatrale. Di certo sono tanti i difetti su cui bisogna lavorare. A cominciare dalla drammaturgia, scontantissima, banale, prevedibile, buonista. Alcune scene ricordano la soap opera “Un posto al sole” per quanto melense e ingenue. La totale assenza di colpi di scena, le battutine da bar che strappano qualche sorriso e sanno di già sentito, la protagonista femminile indifesa che va salvata – un insopportabile incrocio tra Biancaneve e Pollyanna – sono tollerabili a scuola o in tv, non a teatro. Tutto sa di già visto perché si rifà ai cliché e non a una storia vissuta sulla propria pelle o vista dal di fuori con sensibilità e coraggio.
Non c'è nulla di autentico o sentito veramente, solo retorica spicciola. Il pizzo viene affrontato superficialmente, l'amore tratteggiato senza pathos. Forse è un po’ interessante il rapporto tra il boss Napoleone e l'apprendista mafioso Tommaso. Più che altro perché è carino il modo in cui si scimiotta la mafia. Ma il testo, come abbiamo scritto poc'anzi, è troppo scontato per essere preso sul serio. La regia poi non aiuta, è totalmente assente: gli attori non hanno ritmo, sono molto statici, tutto è piatto, e vagamente abbozzato. Lo sbadiglio è dietro l'angolo. La scenografia è inesistente ma poco importerebbe se ci fosse qualcosa d'interessante da vedere.
L'unica cosa da salvare in TOMMASO – UN MAFIOSO IN PROVA, sono i due attori protagonisti, Luca Forte e Fabrizio Mazzeo. Benché non siano al meglio nelle loro interpretazione, perché non sono stati diretti bene e non hanno un testo credibile (Mazzeo tra l'altro è l'autore del testo), hanno sponatenità, sono divertiti e all'occorenza drammatici, lasciano intuire un potenziale promettente in termini attoriali. Luca Forte incute paura quando minaccia la protagonista, è forse l'unica scena di questo saggio scolastico che veramente riesce a emozionarti. Saremmo curiosi di vederli in ambiti più seri che faccia emergere il loro talento. Dunque, TOMMASO – UN MAFIOSO IN PROVA va visto come un work in progess, una palestra, in cui si impara a fare teatro, a conoscerlo, per poi, si spera, farlo sul serio.
Info:
TOMMASO -UN MAFIOSO IN PROVA
di Fabrizio Mazzeo
con Giorgia Ferrara, Luca Forte, Fabrizio Mazzeo
regia Aglaia Mora
assistente alla regia Andrea Papale
Dal 13 al 23 ottobre 2016
Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).