TOM, DICK & HARRY @ Teatro San Genesio: come se fossi a casa tua

Semplicità, comicità e atmosfera domestica sono le caratteristiche della brillante commedia di Ray e Michael Cooney, TOM, DICK & HARRY sul palco del Teatro San Genesio questa settimana.
Divertimento garantito, ma senza troppe pretese. Parrebbe che questo dilettevole spettacolo non aspetti molto da sé stesso. Più o meno come il protagonista, incasinato dai suoi due fratelli nel giorno che doveva essere il più importante della sua vita, non è in grado di dominare la situazione, e semmai tenta solo di rimediare il disastro.

Anche questa messinscena sembra rassegnarsi al seguire il dettato del testo drammaturgico, senza pretendere originalità o alta qualità. Un pezzo teatrale nato nell'evidente dialogo con le commedie televisive, se non ripensato in una chiave originale e caratteristica, perde clamorosamente il confronto.
La luce piatta cade su un allestimento classico che rappresenta il salotto in un'omonima casa borghese, gli attori agiscono da maschere tipizzate, le sonorità sono al minimo e paiono essere introdotte solo perché ci sia almeno qualche sonorità – tanto poco aggiungono all'azione.

E' un teatro poco teatrale, il cui unico pregio rispetto alla comodità (e spesa nettamente più bassa) dello schermo piatto è quello di vedere le persone agire dal vivo. Tra l'altro, il programma distribuito al botteghino non porta i nomi degli attori.

L'attenzione dei creatori dello spettacolo è tutta concentrata sul testo. Il testo è effettivamente interessante, attuale, fortemente comico. E lo spettacolo è solo una sua fedele trasposizione sul palco italiano, senza molte pretese artistiche; in sostanza, un buon esercizio di tecniche teatrali.

Un modo semplice di passare una serata con gli amici o con la famiglia, in un divertimento non ancora raffinato, ma già non più villano. Atmosfera modesta e amichevole è il meglio di questa rappresentazione (dopo la buona scelta del testo). Biscottini e acqua a offerta libera all'ingresso.
Gruppi di amici e famiglie allargate, per lo più anziani e giovani timidi e casalinghi, in sala.
I commenti disinvolti degli spettatori anziani (“Ma non vede che gli sta dietro?”, “Oddio, adesso cosa succederà?”, fino a “Bravo Marco!” agli applausi, indirizzato Marco Petrino, effettivamente lodevole nei vesti di Tom).
Il sipario che si chiude sì e no, offrendo agli attori le possibilità di fare qualche gesto imprevisto e simpatico per rimediare. Vestiti di tutti i giorni, solo lievemente tipizzati, sui personaggi.

Dopo tutti i personaggi che in una giornata sono passati per la casa del malavventurato protagonista, anche lo spettatore è invitato ad accomodarsi come se fosse a casa sua. E come se tutte le divertenti disgrazie accadessero se non proprio a lui, al suo miglior amico.

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Info e prenotazioni 338 5483473 – compagniasognidiscena@gmail.com

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