Scritta dall’attore e drammaturgo Derek Benfield (Bradford 1926 – Esher/Londra 2009) nel 1982, ‘Toccata e fuga’ (titolo originale Touch and go) è una commedia che lungi dall’essere semplice e di facile messa in scena richiede ritmo, vivacità, eleganza e prontezza per divertire veramente e non essere banale come possono diventarlo anche i ‘vaudeville’ e le opere di Feydeau se non sono sostenuti da una regia capace di dare tempi precisi e rapidi al punto giusto e da convincente ed equilibrata recitazione.
Fulcro di questa versione raffinata e mai volgare un divano rosso a forma di labbra, trait-d’union tra le case (i cui ambienti sono rappresentati da cinque grandi porte girevoli ‘alla Feydeau’) delle due coppie protagoniste impegnate in una catena di tradimenti che complici il mercoledì e il prestito di un appartamento paiono moltiplicarsi a macchia d’olio tanto che nella pièce sembra non valere il detto biblico Chi è senza peccato, scagli la prima pietra… naturalmente fino a prova contraria…
Ne nasce un meccanismo che tra scappatelle e tradimenti fino a un certo punto sembra filare in modo perfetto creando notevoli e reiterate situazioni d’ilarità finché eventi inaspettati paiono mandarlo all’aria e ciò che è più triste non per sopraggiunti rimorsi o prese di coscienza o per la fatica stressante da impiegare in tali situazioni contorte…Un’ironica e amara condanna della superficialità e leggerezza con cui oggi si compiono oltreché l’attività politica… persino i tradimenti creando una ‘società’ di coscienze sporche che, costrette ad accettare le altrui falsità per coprire le proprie, ignorano la parola onestà e quell’insieme di valori morali che fanno di chi li possiede una vera perla rara, spesso elemento destabilizzante il ‘nuovo ordine’ e di conseguenza sgradita ed emarginata.
Se degno di lode è il regista Marco Vaccari, interprete di un tranquillo viveur che fa da contraltare al ‘collega’ (interpretato dal simpatico e convincente Gigi Sammarchi con una lunga storia di comicità alle spalle), lo sono altrettanto le attrici tutte valide anche se una parola in più va spesa per l’eccellente Vera Castagna sempre padronissima del ruolo e della scena e ago della bilancia di sorprese eclatanti.