THE ALIENS@Teatro Brancaccino: I'm a Martian masterpiece

Dal 2 al 12 novembre va in scena al Teatro Brancaccino THE ALIENS di Annie Baker, tradotto da Monica Capuani, diretto da Silvio Peroni regista di COSTELLAZIONI, interpretato da Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero che abbiamo intervistato per COCK, produzione KHORA TEATRO.

L’azione si svolge tutta nel retro di un bar americano. Un muro di mattoni, un bidone della spazzatura, un carrello e dei cartoni formano l’ambiente nel quale si muovono gli attori. La rappresentazione ha inizio con la proiezione sullo sfondo della poesia di Bukowski dal titolo, appunto, “Gli alieni”. Seduti per la maggior parte del tempo intorno a un tavolaccio di cemento che si regge su gambe di mattoni, due ragazzi, Jasper e KJ, gli “alieni”, gli alienati, passano intere giornate, ciondolanti e annoiati, a oziare e a discorrere di futilità e di letteratura.

L’atmosfera un po’ nichilistica può talvolta ricordare quella dei giovani di "Ecce Bombo" seduti insieme al bar, benché ci troviamo negli Stati Uniti, negli anni ‘10 del ventunesimo secolo. A Jasper (Jacopo Venturiero) e KJ (Giovanni Arezzo) si unisce per caso, diventando loro amico, il cameriere teen-ager Evan (Francesco Russo), che, un po’ timido e goffo, prova molta ammirazione verso Jasper e la sua geniale vena letteraria. All’alienazione dei due protagonisti si aggiunge l’improvvisa overdose che porta via Jasper prima che finisca il suo romanzo (che chissà se avrebbe mai portato a termine), comunicando una visione del mondo – come spesso accade tra i drammaturghi contemporanei – cinica e disperata.

Gli attori risultano piuttosto abili nell’interpretare le personalità dei personaggi, molto diverse tra loro: Jasper, composto e taciturno, KJ, instabile e istrionico ed Evan, ingenuo e impacciato. Le scene e i due atti sono introdotti da alcune didascalie proiettate sullo sfondo e da brevi frammenti musicali.

La musica è presente durante lo spettacolo anche quando i ragazzi suonano la chitarra e cantano. In particolare risulta ben interpretata la canzone “Frog Men”, il cui testo scorre in italiano, sempre sullo sfondo. Per quanto vi siano lunghi momenti di silenzio, il ritmo non risulta mai pesante o lento. La rappresentazione risulta nel complesso avvincente, grazie anche a un testo di evidente profondità e spessore.

2 – 12 novembre 2017
Khora Teatro
THE ALIENS
di Annie Baker
traduzione Monica Capuani
con Giovanni Arezzo, Francesco Russo, Jacopo Venturiero
regia Silvio Peroni


Per saperne di più
KHORA TEATRO

Khora nasce nel 2004 con lo scopo di perseguire una linea editoriale forte e coerente nel campo dello spettacolo dal vivo e nelle sue applicazioni multimediali facendo della collaborazione tra le diverse discipline artistiche il suo punto di forza.
Khora.teatro è oggi una compagnia di produzione teatrale basata sulla esperienza e le competenze di Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei e Aldo Allegrini,  riconosciuta dal MIBACT , Dipartimento per lo spettacolo dal Vivo,  e ha stretto contatto con distributori e circuiti di distribuzione teatrale sul territorio nazionale, con diverse Istituzioni culturali ed Enti, come con Fondazioni ed Università.

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