THE CARNAGE@Teatro dell'Orologio: la frustrazione della gabbia

“THE CARNAGE” in scena al Teatro dell'Orologio dall'8 al 20 dicembre, è la nuova pièce scritta dal regista, attore ed autore Max Caprara. Il titolo potrebbe trarre in inganno, riecheggiando quello del noto film di Polanski (a sua volta tratto da una testo teatrale), ed il fatto che Caprara si sia ispirato a questo lavoro è lampante, ma la sua abilità è stata quella di riproporre una situazione molto simile caratterizzando i personaggi in maniera del tutto originale, attualizzandone i contenuti, infondendovi il suo estro e creando qualcosa di totalmente autentico.

Protagoniste sono due coppie vicine di casa, una interpretata da Max Caprara e Veronica Milaneschi, l'altra da Michele Bevilacqua e Giada Prandi. La prima coppia da sole due settimane si è trasferita in quel nuovo quartiere, e viene invitata dalla seconda a cena a casa loro. Una cena “per conoscersi”. In scena pochi elementi d'arredo essenziali, sufficienti a portarci all'interno di un tipico appartamento borghese, un divano di pelle, un tavolino, un tavolo da pranzo con eleganti sedie ed un balconcino con delle piante. Tutto spazio è delimitato da inquietanti sbarre.

Sulle prime c'è un certo imbarazzo per essere stati invitati a cena da due perfetti sconosciuti che si presentano come una tipica coppia benestante, un po' snob ma educati, eleganti ed attenti alle formalità.L'atmosfera è civile e tollerante, offrono da bere, servono l'aperitivo ed ordinano una sofisticata cena Occitana per i loro ospiti. La prima coppia di fronte a tale cortesia, cerca di superare l'imbarazzo e di allacciare una conversazione cordiale, ma ben presto la comunicazione imploderà, perdendo del tutto il suo valore ed innescando guerre continue, dapprima tra una coppia e l’altra e, in seguito, tra i due sessi.

Infatti, a poco a poco nascono gli attriti, le provocazioni, il disprezzo, la rabbia, la violenza non solo verbale, in una specie di balletto frenetico in cui i ruoli e i bersagli cambiano continuamente. L'incontro degenera in follia e si creano situazioni tragicomiche, discorsi da teatro dell'assurdo, nervosismi, tensioni, sorrisi forzati, fantomatici criceti in gabbia. Ed è proprio questo che appaiono tutti loro, uomini e donne in gabbia, stretti tra le sbarre delle proprie frustrazioni, costretti a vivere in un quartiere residenziale un tempo d'élite, diventato pian piano un'isolata periferia svuotata dalla crisi. È la guerra di una coppia verso l'altra, di due modi di vivere e di pensare, del rancore delle donne verso gli uomini, una guerra all'interno della coppia, in cui di colpo scoppiano i dissidi e i rancori da sempre taciuti, è un riconoscimento del proprio fallimento, del fallimento di un modo di vivere in cui non si è mai creduto.

Un gioco al massacro appunto, nato dal nulla, che denuda le persone delle loro maschere, che le obbliga a rivelare la propria infelicità e incapacità a liberarsene, un viaggio che ripercorre l’involuzione antropologica di una società ridotta a brandelli e guidata dall'animalesco impulso di attaccarsi a vicenda. La velenosità scoppiettante dei dialoghi ben costruiti, le frasi al vetriolo e dosi massicce d’ironia che espongono tutta la piccolezza ed il ridicolo, fanno di questa pièce una esilarante tragicommedia. Il ritmo cresce incalzante grazie anche al grande affiatamento tra gli interpreti, ognuno dei quali dà il proprio contributo affinché la tensione impenni, e si arrivi a pensare che tutto possa accadere. E non si può che restare rapiti fino alla fine, chiedendosi fino a dove il carnaio possa arrivare.


NOTE STAMPA

Al Teatro dell’Orologio sono in scena due spettacoli diversi ma altamente suggestivi e dal taglio moderno. Da una parte THE CARNAGE la tragicommedia scritta e diretta da Massimiliano Caprara, dall’altra Woodi Neri torna al Teatro dell’Orologio con KAMIKAZE NUMBER FIVE.

Vediamo di cosa si tratta  

THE CARNAGE

Una tragicommedia scritta e diretta da Max Caprara che porta in scena quattro personaggi per raccontare con ironia le competitività, le sfumature della stupidità sociale, le nevrosi e le velleità espresse dalle nostre società borghesi. Mosso da un ritmo sferzante sempre imprevedibile lo spettacolo parla del nulla ovvero della vacuità assoluta sulla quale abbiamo costantemente ma inavvertitamente costruito dei falsi valori sociali, e approfondisce dinamiche quotidiane per raccontare la condizione di tante donne e uomini che si confrontano nel loro rapporto di adulti, coppia e genitori, in una quotidianità dove l’ambiente casalingo e professionale gioca un ruolo profondo sull’integrità e il benessere psicofisico dell’individuo. La crisi economica e l’annientamento di valori etici anche a livello professionale rappresentano in realtà alcune delle principali cause che minano alla radice i rapporti di coppia e la crisi del nucleo familiare come è stato considerato fino ad ora… E forse può essere il punto di partenza per reinterpretare le relazioni e stabilire nuove forme di comunicazione.

KAMIKAZE NUMBER FIVE
KAMIKAZE NUMBER FIVE è il racconto del dies irae, il giorno dell’ira e del giudizio finale, divenuto terreno, carnale, umano. Il testo racconta le ultime ore di un kamikaze. Mentre si prepara per la fine, egli richiama i fantasmi della sua famiglia distrutta: il padre, il fratello, la madre e la sua unica figlia. Le presenze si uniscono in una Totentanz, una danza macabra, una riflessione sulla morte che attraversa e trafigge la vita. L’odio sotteso all’intero racconto assume temperature e intensità diverse: da esso emergono ritmicamente forza, dolcezza, premura, fratellanza, così come la furia cieca e il dramma di appartenere senza scampo alle proprie relazioni, alle persone amate, al luogo in cui si nasce o si cresce. Sebbene sia il racconto di un atto estremo esso è tutt’altro che la descrizione di un’anima monolitica e compiuta. È invece ambientato su una soglia, su una linea di tensione, sui passaggi che conducono alla trasformazione. Il testo non si rifugia nel “politicamente corretto”, è eccitato ed elettrizzante, fortemente vero e crudele: il pensiero radicale è rappresentato attraverso le sue logiche stringenti e per i suoi valori del tutto basati sul sentire viscerale, rendendo ciò che viene rivelato contemporaneamente condivisibile e inaccettabile.

Info:

THE CARNAGE
scritto e diretto da Massimiliano Caprara con Michele Bevilacqua, Max Caprara Veronica Milaneschi e Giada Prandi
Musiche originali Stefano Switala. Light designer Luca Carnevale. Costumi Daniela Cannella Scenografia Tiziana Liberotti Assistente alla regia Prisca Rebagliati Liguori. Produzione Aut-Out in collaborazione con O.T.N.I. e Sycamore T Company

prima nazionale

SALA MORETTI dall’8 al 20 dicembre 2015
dal martedì al sabato ore 21:30 | domenica ore 18:30
Teaser https://www.youtube.com/watch?v=LPscoTnTFNM&feature=youtu.be

La prenotazione è vivamente consigliata: 06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

KAMIKAZE NUMBER FIVE
Regia Giuseppe Isgrò
dramaturgia Francesca Marianna Consonni
suono Giovanni Isgrò
sarta Camilla Magnani di Giuseppe Massa
con Woody Neri
una produzione Phoebe Zeitgeist e VANACLU' in co-produzione con Progetto Goldstein
in collaborazione con Teatro dell'Orologio, Associazione Teatrale Pistoiese, La Corte Ospitale Rubiera, Spazio OFF Trento

SALA GASSMAN
dall’8 al 20 dicembre 2015
dal martedì al sabato ore 20:00 | domenica ore 17:00

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