La raffinata penna di Silvano Spada e l’incredibile voce e attorialità di Gianni De Feo danno origine ad uno spettacolo toccante e profondo su Miguel de Molina, all'OFF OFF Theatre in marzo
Il monologo di Spada è un’avventura nella vita di questo artista, nella sua rocambolesca esistenza delinea magnificamente una biografia che ha dell’incredibile, lontano dai cliché di monografie scandite da una lista date ed eventi. Il drammaturgo riesce a far parlare Miguel di sé al pubblico che ne segue le vicende con il fiato sospeso.
Di umili origini, nasce a Malaga nel 1908, il giovane Miguel studia in due diversi collegi e ancora adolescente va a cercare fortuna in giro per l’Andalusia. Appena quattordicenne conosce Pepa, maitresse di un bordello, che gli offre un lavoro come inserviente nella sua casa chiusa.
In questo ambiente vive protetto e amato e scopre la propria omosessualità. Alla morte di Pepa, parte alla volta di Tangeri, coi suoi cortili misteriosi, la libertà assoluta e il fascino proprie di questa città marocchina.
Tornato in Spagna trova la sua strada come ballerino di flamenco, cantante ed infine attore. Raggiunge il successo e l’amore del pubblico, ma una terribile ombra cala sull’intera nazione e sulla sua vita: nel panorama del franchismo tanta è la sua fama, tanto è barbaramente odiato. Viene accusato sia di aver agito per l’esercito repubblicano, che del “reato” di essere omosessuale. Dopo un anno di confino, fugge in esilio in America Latina, dove la sua stella torna a splendere anche grazie all’amicizia con Eva Peron.
Spada affianca a Miguel de Molina il personaggio di uno scrittore contemporaneo in cerca di se stesso e di una nuova ragione d’essere. I due protagonisti hanno come trait d’union la città di Tangeri, la sua vivacità e la sua ambientazione esotica, casa per molti personaggi noti e complessi come Paul Bowles, Jean Genet, Tennessee Williams, Truman Capote.
La poesia di questo monologo è affidata a Gianni De Feo che, completamente a suo agio nei ritmi della drammaturgia, entra ed esce dai due personaggi con ma eleganza dimostrando ancora una volta non solo le sue grandi doti attoriali, ma sfoggiando una voce ricca di sfumature, sapientemente padroneggiata, potentissima, che cattura applausi a scena aperta. Balla delicatamente, indossando costumi ricercati, si muove sinuosamente sia nella danza che nella drammatica profondità di questi personaggi fuori dal comune. Unendoli e separandoli, fondendone i pezzi e staccandoli ancora, con lo scopo di portare in vita l’artista simbolo del copla spagnolo.
Le parole di Spada, la voce di Gianni De Feo, non solo tratteggiano l’intreccio fra Miguel e lo scrittore, non si limitano a definirne le esistenze, ma trasportano lo spettatore in tempi e luoghi distanti, in un viaggio che porta fino alla magia di Tangeri, città fascinosa e libertina che ha ispirato scrittori e registi cinematografici.
Tangeri come luogo di arrivo e punto di partenza, non solo geografico, ma anche di se stessi, posto dell’anima e dei piaceri della carne.
Questo spettacolo regala emozioni in chiave musicale, attoriale e drammaturgica. Una biografia diversa, intrisa del bisogno di narrare e far conoscere un personaggio tanto moderno quanto discosto dai giorni nostri.
Info:
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
presenta
TANGERI
di Silvano Spada
diretto e interpretato da Gianni de Feo
scenografia Roberto Rinaldi – costumi Gianni Sapone – coreografie Giulia Avino
voce off Irma Ciaramella