Il secondo spettacolo per la rassegna “Scena Sensibile”, ha debuttato ieri sera 9 giugno al Teatro Argot, TANA LIBERA TUTTI, scritto e diretto da Mauro Mandolini, attore, regista e drammaturgo, che narra la storia fantascientifica ma non troppo di Fausta Tana, interpretata da una poliedrica e inesauribile Livia Lupattelli.
Il nome e il cognome del personaggio, naturalmente non sono presi a caso, Fausta, evoca il personaggio del Docktor Faust, che dal 1400 in poi, fino ad arrivare al Faust di Goethe, ha arricchito la cultura tedesca e europea, con la storia dello scienziato alla continua ricerca di conoscenze avanzate, che vende l’anima al Diavolo per la sapienza assoluta, e Tana, che fa pensare all’essere scoperti, per poi sentirci tutti più liberi e più emancipati.
In realtà Fausta una donna moderna, in cerca come tutti della felicità, si fa irretire dal suo capo dall’improbabile nome che è tutto un programma: “Dottor Schifoni”, per uno strano e fagocitante lavoro di censimento sulla popolazione, da eseguire in tre settimane per 21 ore al giorno per Euro 100.000,00.
Da sola in un posto claustrofobico, con un computer amico/nemico, la nostra eroina è spinta nonostante tutte le molteplici difficoltà che si appaleseranno, a non demordere, per il miraggio dei soldi, che nel nostro mondo contemporaneo sono più appetibili della conoscenza.
Il testo è interessante e ben scritto, l’attrice è molto brava e ben diretta, e “Money” dei Pink Floyd rende perfettamente l’idea che rincorriamo, però lo spettacolo un po’ di amaro in bocca lo lascia, forse per un’idea pindarica di un mondo più umano, o per desideri e progetti piccoli ma più collettivi, ma siamo sicuramente grati a Mauro Mandolini per aver avuto questa idea mefistofelica che purtroppo non si allontana dalla realtà, ma ce la rende vera e pericolosamente vicina, e per questo da combattere.
Ancora stasera non perdetelo!
E prossimamente a LA SCENA SENSIBILE (vedi il CALENDARIO COMPLETO)
L’11 giugno alle ore 21.00 sul palco dell’Argot Studio l’attrice Susy Suarez (vedi foto 3) vestirà i panni di Cleo una donna che avrà il coraggio di affrontare il suo inimmaginabile passato, fino alla rivelazione di un torbido segreto.
Il 12 e 13 giugno sarà la volta del duo torinese Chiara Cardea / Silvia Mercuriati con A scatola chiusa | Andante cantabile con slancio (vedi foto 4 a destra) una messa in scena tragicomica sullo stile inteso come ricerca del modo di stare al mondo. Le due protagoniste vivono da tempo in una scatola dimenandosi come criceti Stimolate e ispirate dai loro idoli – Pasolini, Guccini, Montale, Maria Callas, etc..- trascorrono le giornate curando se stesse e disquisendo su questo fatidico modo di stare al mondo in un circolo vizioso che pare non avere fine. E uno spazio asfittico.
L’asfissia sarà il motore che permette alle due di arrischiarsi ad uscire nel mondo.
Tiziana Bergamaschi il 14 giugno presenterà Le rinchiuse (vedi foto 5 a sinistra) per cui ne cura l’allestimento insieme all’autrice e alle attrici prendendo in esame la vita delle badanti, come paradigma della condizione di straniamento dalla vita e dal diritto alla bellezza.