Il regista Alessandro Machìa porta in scena dal 6 febbraio, teatro Argot Studio “Sorella con fratello”, il testo di Alberto Bassetti che chiude la “trilogia della famiglia” (composta da Le due sorelle e I due fratelli, premio Vallecorsi 2013)
Questo atto unico, che vede protagonisti una sorella e un fratello appunto, è un dramma privato, che monta intorno al senso di colpa, all'amore malato, morboso, all'ossessione che sfocia in follia, al delitto, alla ricerca disperata di una improbabile redenzione. Lea (Alessandra Fallucchi) sta per uscire da una detenzione di dieci anni in una struttura psichiatria in seguito all'accusa di matricidio. Leo (Alessandro Avarone) suo fratello, costantemente presente e dedito alla sorella, anche durante gli anni della reclusione, è venuto a prenderla e a portarla finalmente via con sé.
La storia si dipana con ritmo serrato e crescente attraverso il dialogo tra i due giovani, i quali si trovano ineluttabilmente al momento della verità, delle confessioni, della resa dei conti. Si innesca una lotta verbale che rivela il rapporto grottesco e malato che ha legato i due protagonisti, il mondo interiore complesso e contraddittorio di entrambi, il rapporto con la realtà fragile e allucinatorio. La scena è quasi vuota; una sedia, una tastiera e un microfono. Lea viene da un passato di cantante dalla vita sregolata tra droga e alcool. Il fratello la incita a riprendere a cantare, insieme a lui, in un sogno delirante di fama e possesso. La donna accompagnata dal fratello alla tastiera, canta con voce dolente e incolore, come desse suono alla sua anima ormai troppo bistrattata e vilipesa dalla vita, ma imprevedibilmente sarà lei la più lucida e determinata nella sua decisione finale. Dal soffitto, sempre in penombra, incombe sulla scena un crocifisso, emblema di una morale cristiana tossica e borghese, in cui i concetti di senso di colpa e di condanna, gravano su tutto.
Catturante e sicuramente emotivamente impegnativo, il lungo e liberatorio monologo di Leo, in cui il fratello racconta per la prima volta alla sorella, e forse anche a sé stesso, quel che aveva sempre creduto un “segreto”. Avarone con la giusta misura di pathos e tensione, guida lo spettatore giù, nei meandri del suo inferno. La regia è coerente e misurata, per un testo che non ha bisogno di mirabolanti trovate per arrivare allo stomaco.
Entrambi vittime e carnefici, Leo e Lea ci raccontano come l'amore, anche fra due fratelli, possa esplodere e bruciare, fino a capovolgersi e profanarsi fino all'estremo.
Info
DAL 6 FEBBRAIO 2018
mar-sab ore 20.30 dom ore 17.30
FATTORE K e AC ZERKALO
SORELLA CON FRATELLO di Alberto Bassetti
regia Alessandro Machía
con Alessandro Averone e Alessandra Fallucchi
scenografia Maria Alessandra Giuri
costumi Sara Bianchi
light designer Giuseppe Filipponio
assistente regia Elena Crucianelli
grafica e video Camilla Mandarino
ph: Monica Giusto
promozione facebook Martina Mecacci