SKIANTO @ Teatro della Regina di Cattolica (RN): un istrionico Timi ci racconta un bambino speciale

Filippo Timi compare da subito in scena sul palco del Teatro della Regina di Cattolica con un pigiamino infantile di flanella e calzettoni colorati, che racconta sospeso come un acrobata il concepimento e poi la venuta al mondo di questo essere particolare che ha creato attingendo all’esperienza famigliare vissuta con la nascita della cugina Daniela, cerebrolesa e di conseguenza silenziosa in un mondo dove spesso è chi fa la voce grossa ad averla vinta.
Il bambino Filippo dà quindi voce e movimento  a desideri, sogni, tormenti intrappolati in un corpo che non può muoversi o esprimersi e lo fa raccontando i grandi e al contempo la sua vita di “handicappitudine”.

Un bambino speciale, diverso dagli altri, un cucciolo che parla una lingua non comprensibile agli altri perché tutta chiusa nel suo cervello, anch’esso “speciale”, un racconto con forte accento umbro. Lo fa Filippo il bimbo che va contro le aspettative dei suoi genitori alla nascita, quando i medici gli diagnosticano la scatola cranica “sigillata”.

SKIANTO: un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato

E’ lo stesso Timi, fantasmagorico e vulcanico protagonista che a proposito del lavoro rappresentato dice: “Skianto è la bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci.”

E’ questa diversità che trasforma il mondo del piccolo Filippo, fino a farlo diventare cantante, acrobata, in una performance più adulta che rasenta i toni Drag quando passano le note di brani pop di Britney Spears o di Whitney Hudson, cimentandosi con pailettes, un corpo da unicorno, o scarpe col tacco da performer.

SKIANTO al Teatro della Regina: Langella ottima spalla

Il testo non sempre scorre con lo stesso ritmo, l’inizio appare anzi a tratti di difficile interpretazione allo spettatore, ma poi il racconto prende il ritmo, strappa risate, fa riflettere. Validissima spalla è Salvatore Langella, attore, musicista, ballerino poliedrico friulano ma con chiare origini campane, improbabile Biancaneve coi baffi ed una ingombrante maschera con cui balla ma che sparisce quando interpreta, cadenzando i passaggi del racconto, brani molto noti.

Ma anche qui emerge una variante fantasiosa nei sogni di Filippo ed i brani, fra i quali spicca “Starman” di David Bowie, “I wanna dance with somebody” della Hudson o altri di Britney Spears, non sono nella loro versione originale che gli spettatori pensano di riconoscere già alle prime note suonate da Langella, ma in dialetto napoletano ed i testi seguono lo sviluppo della storia di questo bambino speciale che sogna in grande stile fino a diventare stella fra le stelle.

SKIANTO:  fra diversità del corpo e diversità fantastica

La diversità del corpo diventa progressivamente la celebrazione della diversità fantastica, quella che rende unici e speciali, quella che ti fa innamorare di un pattinatore visto in TV fino a pensare di sposarlo, che ti fa diventare cantante o grande ballerino, pur se il tuo corpo te lo vieta. La diversità diventa così fantasmagorica unicità e si impadronisce del corpo immobile facendolo diventare un magnifico strumento di espressione del proprio io, della propria libertà in una scenografia semplice ma perfettamente efficace, una sorta di palestra colorata che altro non può essere che la metafore della palestra della vita.

SKIANTO

Uno spettacolo di Filippo Timi

Produzione Teatro Franco Parenti

Con Filippo Timi e Salvatore Langella

Canzoni di Filippo Timi e Salvatore Langella

Costumi di Fabio Zambernardi

Luci di Gigi Saccomandi

INFORMAZIONI sullo spettacolo:

https://www.teatrofrancoparenti.it/spettacolo/skianto/  

Visto il 05 dicembre 2019 al Teatro della Regina di Cattolica (RN)

INFORMAZIONI sul Teatro: info@teatrodellaregina.ithttp://www.teatrodellaregina.it/  

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