Al suggestivo Teatro San Genesio, situato nei locali dell'omonima chiesa, è andata in scena la commedia inglese “SHE STOOPS TO CONQUER, OR THE MISTAKES OF A NIGHT” di Oliver Goldsmith, in lingua originale.
Uno spettacolo semi-professionale di atmosfere amichevolmente old-fashioned. Se non per altro, questo spettacolo merita di essere visto per la recitazione eccezionale di Shelagh Stuchbery (Mrs. Hardcastle). Vecchietta despotica e narcisista che diventa stavolta il personaggio più convincente, carismatico e attraente della commedia. È lei la più applaudita e apprezzata dal pubblico. Il furioso impeto, con cui picchia a più riprese lo sregolato figlio, il dono della battuta comica e l'assoluta sicurezza della propria presenza sul palco fanno dimenticare tutte le stranezze della rappresentazione. Le quali, purtroppo, non mancano.
Prima fra tutte è l'ambientazione negli anni '20-30, assolutamente inspiegabile (sarà la moda dell'ultimo paio di anni, lanciata dal “Grande Gatsby”?). Poi, per quanto possa essere modernizzante l'idea di collocare l'azione nella prima metà del Novecento, le parlate così fortemente diverse di tutti gli attori della generazione dei “giovani” necessiterebbero, forse, una modernizzazione ulteriore.
Un dubbio che, comunque, non sarebbe sorto se la decisione di spostare gli eventi 150 anni in avanti avesse almeno una motivazione chiara. Perciò si crea una situazione paradossale, in cui gli attori “from many different countries and walks of life” (come, quasi scusandosi, spiega il dépliant) vestono gli abiti degli Anni ruggenti e i modi del teatro goldoniano.
Quando nel programma dello spettacolo si incontra l'indicazione ripetitiva del luogo come “A room in an old-fashioned house”, lo spettatore non sa più quale sarebbe l'epoca di partenza. Old-fashioned rispetto alla contemporaneità multiculturale, ai vestiti dei protagonisti o all'epoca in cui Goldsmith per la prima volta portava sul palco la sua commedia? Peraltro, l'aggettivo old-fashioned è anche quello che, nell'insicurezza cronologica e stilistica, descriverebbe al meglio l'atmosfera della serata.
Nel cuore della “Roma bene”, in un teatro modestamente, ma dignitosamente attrezzato, si presenta l'azione scenica colma di svariati “a parte”, praticamente improponibili nel teatro di oggi, se non con un esplicito interesse di ricostruzione storica. Nella compagnia si crea un palese divario tra l'incertezza della generazione dei “giovani” (più manifesta in Rishad Noorani che nei panni di Hastings più volte ha sfasato la recitazione, partendo troppo presto; meno in Anna Butterworth, cui Kate Hardcastle è tanto frizzante e con molta personalità) e una ferma bravura di tutti gli “anziani” coinvolti nella recita (capeggiati dalla straordinaria Shelagh Stuchbery).
Prevale l'old-fashioned anche tra il vivace pubblico. Durante l'ultima serata della rappresentazione, la domenica di 6 novembre, non mancavano né gustose risate né sinceri applausi da parte della platea, composta prevalentemente da signore ultrasessantenni che sfoggiavano un impeccabile inglese e impeccabili boccoli bianchi stile “regina Elisabetta”.
Nelle rappresentazioni della compagnia, gli spettatori costituiscono uno degli elementi più interessanti che rivela l'esistenza di una Roma ad accento londinese e che accompagna con acuti commenti sia l'azione scenica che i momenti informali della serata.
Ricorderei questa volta in particolare l'imbarazzato silenzio dell'interminabile attesa in fila per i bagni, spezzato prima dallo sciacquone e poi dal delicato commento di uno dei signori inglesi: “Well, THAT sounds promising!”
Una serata di buoni costumi, di spettabili modi antichi e del più puro umorismo inglese.
PROSSIMAMENTE AL SAN GENESIO… in italiano…
Tom, Dick & Harry
una commedia di Ray & Michael Cooney
messa in scena dalla Compagnia Sogni di Scena
regia di Emilia Miscio
dal 15 al 20 novembre 2016
ore 21,00, domenica ore 17,00
Biglietti: intero € 15,00,
RIDOTTO A 13 EURO PER CHI PRENOTA COME LETTORE DI GUFETTO!!
Prenotazioni: 3385483473 – compagniasognidiscena@gmail.com
Il TEATRO IN LINGUA INGLESE torna al San Genesio:
The Winter's Tale
spettacolo in lingua inglese
di William Shakespeare
regia di Sandra Provost
dal 31 gennaio al 5 febbraio 2017