SCARABOCCHI di Maicol&Mirco @ Carrozzerie n.o.t.: la brutalità  di un gesto infantile

Esisterà la vita prima della morte? Questo, uno dei tanti interrogativi che si pongono i personaggi abbozzati da Maicol & Mirco nelle loro vignette, la cui superficie ironica cela un'amara riflessione sull'esistenza che, personificata da attori in carne ed ossa, disorienta lo spettatore, gettandolo nel vuoto. Il Teatro Rebis mette in scena un dittico ispirato alle strisce di Maicol & Mirco, in scena dal 4 al 6 Aprile alle Carrozzerie n.o.t. di Testaccio

Un silenzio irreale accoglie lo spettatore all'ingresso dei tre attori. Dopo un tempo che sembra interminabile, parte la prima di tante riflessioni, apparentemente slegate, su quello che viene presentato quasi come un aspetto maggioritario della vita: la morte.

Gli aforismi, usciti direttamente dalle vignette di Maicol & Mirco, ormai seguitissime sia sui social che nelle pubblicazioni cartacee di Bao, colpiscono lo spettatore, uno dopo l’altro, come tante sferzate. Ci si aspetta solo dell’ironia e si è invece investiti dal disagio.

Lo spettacolo è un’incessante susseguirsi di situazioni che mettono in discussione la nostra percezione di spettatori: si ride, ma con sensazioni contrastanti che quasi portano a chiederci se sia giusto farlo. Non da un punto di vista di opportunità o etica dell’atto, bensì di concordanza fra reazione e ciò che realmente ci trasmette il testo. Che, cioè, non ci sia nulla da ridere.

La messinscena non si risparmia ed è a tratti molto forte, sia nel linguaggio che nelle immagini. Tutto sembra però motivato e mai gratuito.

Gli attori di Teatro Rebis sono al contempo caratteri e maschere, complici anche delle fisicità dirompenti, sfruttate con piena consapevolezza: Sergio Licatosi è una figura arrogante e distaccata, dal cinismo insopportabile e intriso di alcool; Meri Bracalente è una creatura autodistruttiva, che abbraccia in modo malato il proprio disagio; Fernando Micucci è invece un essere martoriato, volgare e dal mostruoso nichilismo.

La struttura stessa dello spettacolo è straniante e frammentaria, con falsi arrivi e ripartenze; così come anche le musiche, dissonanti e dalle sonorità di un videogioco a 8 bit.

La scenografia, ben ideata dal regista Andrea Fazzini nell’ampio spazio di Carrozzerie n.o.t., riproduce spesso la formula bicromatica delle vignette da cui è tratto lo spettacolo, la carta rosso intenso su cui sono schizzati i personaggi con uno spesso tratto di inchiostro nero.

Allo stesso modo sono ritratti alcuni degli elementi tipici delle strisce: la lapide, ora costume, ora elemento di scena, ad un tratto quasi un personaggio, e le scritte, nella riconoscibile calligrafia di Maicol & Mirco. Le luci scandiscono il tempo, sottolineano passaggi e sensazioni dei personaggi; sono, in definitiva, parte perfettamente integrata e integrante dello spettacolo.

Il dittico Teatro Rebis – Maicol& Mirco è completato dallo spettacolo Il Papà di Dio, in scena sempre alle Carrozzerie n.o.t., il 5 e 6 Aprile. Per tutta la durata dell’evento sono esposte anche le tavole originali del fumetto.

scarabocchio 338.jpg4|5|6 APRILE

ROMA_CARROZZERIE NOT
https://www.carrozzerienot.com/  
Teatro Rebis
DITTICO IN CARTA E OSSA
Dagli Scarabocchi di Maicol & Mirco

5+6 aprile h. 21
IL PAPA' DI DI DIO

Liberamente ispirato all'omonimo romanzo a fumetti di Maicol & Mirco
con Meri Bracalente, Andrea Filipponi, Sergio Licatalosi, Fernando Micucci
musiche Lili Refrain
scenografia Frediano Brandetti
consulenza poetica e filosofica Rubina Giorgi
grafica Roberto Montani (CH.RO.MO)
scrittura scenica e regia Andrea Fazzini

+6 aprile h. 18
NON C'E' NESSUN DISEGNO DIVINO. SIAMO SCARABOCCHI. 

Incontro tra fumetto, teatro e filosofia con Maicol & Mirco (Michael Rocchetti) e Andrea Fazzini
Intervengono Adriano Ercolani ed Enrico Piergiacomi. 
Modera Alessio Trabacchini

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