SCANDALO di Schnitzler, regia di Però@ Mercadante di Napoli: un dramma inattuale.

Un testo di Schnitzler mai rappresentato in Italia viene rappresentato dalla compagnia dello Stabile del Friuli, nella regia di Franco Però, in scena al Mercadante di Napoli nel gennaio 2017.

Che questo testo di Arthur Schnitzler, Scandalo, non sia mai stato rappresentato in Italia, sorprende se si pensa alla data in cui venne alla luce: il lontano 1898. In questo senso, appare meritevole l'operazione condotta dallo Stabile del Friuli, che lo porta finalmente a conoscenza del pubblico italiano. Troppo tardi, però: se invece ci si chiede quale sia il motivo di rappresentarlo oggi, allora si rimane perplessi.

La vicenda è quella di una ragazza madre che, insieme al figliolo di cinque anni, dopo la morte del suo amante, viene accolta, su rischiesta del moribondo, all'interno della di lui famiglia. Accolta per modo di dire, perchè la famiglia altoborghese e benpensante non era al corrente della relazione e, quando la apprende, vive la notizia come scandalosa. Il dramma si sviluppa a partire da questo scandalo, sulla base delle paure di quanto dirà la gente.

Peccato che sulle scene italiane questo testo non venisse rappresentato a inizio Novecento o nella sua prima metà, quando sarebbe stato attuale e lo scandalo sarebbe stato percepito dal pubblico effettivamente come tale. Oggi, invece, oggi che i matrimoni sono fuori moda, oggi che il concetto di illegittimità e di ragazza-madre sono quasi scomparsi, oggi che i margini tra le classi sociali si sono così confusi, davvero un testo del genere non può fare scalpore.

Il regista Franco Però sceglie per la rappresentazione una chiave diremmo 'archeologica': nessuna attualizzazione sostanziale del testo, scene e costumi d'epoca (rispettivamente di Antonio Fiorentino e Andrea Viotti). Il risultato è uno spettacolo certamente ben confezionato e a tratti gradevole, ma certamente non graffiante e del tutto inattuale, testimone ne è l'applauso non entusiasta del pubblico a fine serata. Diverso sarebbe stato, anche senza toccare il testo, scegliere un'interprete di colore per la giovane madre, o modificare lievemente la fisionomia del personaggio alludendo a un suo passato da prostituta, ad esempio. Forse si sarebbe tradita la lettera del testo, ma sarebbe stato un modo per rispettarne di più lo spirito.

Questo gap di comunicazione tra scena e platea è stato aggravato dalla superficiale impostazione interpretativa dei personaggi. Nessuno di loro appariva realmente scosso dal dolore per la morte del figlio-fratello, tutti troppo preoccupati a proteggere la famiglia dallo scandalo. Ma se questo è il titolo del testo ed è certamente uno dei suoi focus, siamo sicuri che un altro focus in contraltare non fosse il dolore della perdita? I personaggi paiono non avvertirlo affatto e così risultano appiattiti su un solo aspetto della vicenda, quello che li rende meno umani e più maschere. C'è da chiedersi se questo stesso aspetto non sarebbe maggiormente emerso se fosse stato posto in rapporto vivo e conflittuale con un dolore più autentico degli interpreti-personaggi, dilaniati allora tra il rispetto dell'amato perduto e la paura di onorarne fino in fondo la memoria.

Soltanto due attori riescono a sfuggire a questa interpretazione superficiale, Franco Castellano e la più giovane Lara Komar: le loro brillanti performance hanno ravvivato uno spettacolo altrimenti del tutto freddo. Quanto a Stefania Rocca, volto televisivo e nome di richiamo dello spettacolo, il suo ruolo marginale non è riscattato da un'interpretazione notevole, con il risultato di tradire le aspettative del pubblico più televisivo e non impressionare quello più esigente.

Info:
SCANDALO
di Arthur Schnitzler
regia  Franco Però
con Stefania Rocca, Franco Castellano
e con la Compagnia del Teatro Stabiledel Friuli Venezia Giulia: Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis*, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Astrid Meloni* e Alessio Bernardi, Leon Kelmendi
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti e Mittelfest 2015

*attori ospiti

Testo inedito di Arthur Schnitzler e mai rappresentato in Italia, Scandalo, diretto da Franco Però, con Franco Castellano e Stefania Rocca è la storia di un amore giovane e profondo, che travolge gli schemi stantii della società, raccontata da Schnitzler con grande e crudele lucidità, ma sempre in punta di penna, con leggerezza, con un dialogo veloce e brillante, che soltanto alla fine rivela il disegno perfetto di un quasi inconsapevole atto criminoso. Feroce è l’attacco di Schnitzler alla società, ma costruito senza alcuna forzatura, il pubblico è trascinato dentro questa commedia amara: e si renderà conto solo alla chiusura del sipario di aver assistito al lucido smascheramento dei lati oscuri e perversi di una società.

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