QUENTIN CRISP – NAKED HOPE @ Teatro Belli: la storia di una grande icona gay

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Dal 22 al 23 novembre, all’interno della XXI edizione di Trend, la rassegna di teatro britannico a firma di Rodolfo di Giammarco, è stato presentato lo spettacolo QUENTIN CRISP: NAKED HOPE di Mark Farrelly con Luca Toracca e prodotto da Teatro dell’Elfo. L’avvincente biografia di Quentin Crisp, una delle più controverse icone del panorama gay del secolo scorso che dall’Inghilterra agli USA ha saputo conquistare l’editoria e il cinema grazie al suo coraggio e alla sua audacia.

Luca Toracca in Quentin Crisp

QUENTIN CRISPNAKED HOPE: LA TRAMA

“Quentin Crisp: Naked Hope” è uno spettacolo biografico scritto da Mark Farrelly su uno dei più iconici personaggi gay internazionali. Dall’infanzia alla prima giovinezza, passando attraverso la prostituzione, l’essere riformato durante la guerra a causa dell’omosessualità che non ha mai tentato di nascondere, il lavoro come modello di nudo nelle scuole serali d’arte fino alla fama che lo consacra a stella antitetica del suo tempo.

Le difficoltà di essere accettato, le violenze, gli amori mancati, l’improvvisa fortuna che, nel pieno della mezza età lo porteranno a trasferirsi dal Regno Unito a New York, sono lo sfondo sul quale si illumina la storia di una personalità unica, un omosessuale che non ha mai negato a sé stesso e al mondo la sua natura, arrivando a diventare una celebrità proprio grazie a questa sua franchezza senza sconti. Amato e odiato dal pubblico, non lasciava certamente indifferente la società che lo ha visto protagonista di programmi radio, cinema e editoria.

QUENTI CRISP: LUCA TORACCA UN’ECCELLENTE INTERPRETAZIONE

Luca Toracca interpreta Quentin Crisp

Luca Toracca ha trovato una chiave interpretativa davvero ragguardevole per vestire i panni, sgargianti ed estrosi, quanto profondi e spigolosi, di Quentin Crisp.
Raccontare la grande icona britannica (vale la pena rendere noto che Sting scrisse “English man in New York” ispirandosi a Crisp per capire quanto noto sia nel mondo anglosassone) attraverso il monologo di Farrelly non è una facile impresa, ma l’attore è riuscito anche a calarsi nei panni fisici di Crisp.
Con un registro vocale sostenuto coadiuvato dall’uso di picchi in falsetto e una gestualità padroneggiata con grande naturalezza, Toracca è riuscito a delineare l’eccentricità e l’anticonformismo del protagonista.

QUENTIN CRISP: DENTRO E FUORI IL PERSONAGGIO

Quello visto al Teatro Belli è uno spettacolo di altissima qualità, raccontato magistralmente sia nel monologo che nell’interpretazione, e curato nei minimi dettagli. La scenografia è ricca e fastosa. Uno sfondo creato con un semicerchio di tende rosse di velluto sovrasta un caotico, quanto appariscente, palcoscenico con rimandi novecenteschi dei colorati camerini d’avanspettacolo. Un’estensione ambientale dell’interiorità prismatica e sfacciata di Crisp. Piume di struzzo e parrucche, paillettes e drappeggi. Un’attenzione non da poco, che colloca il personaggio in uno spazio attinente e ne restituisce la sfavillante luce, come l’oscura tenebra, amplificando il monologo grazie agli echi di un’oggettistica inconsueta, glamourosa ed eccentrica.

QUENTIN CRISP: IL CORAGGIO DI ESSERE SÉ STESSI

Quentin Crisp è un messaggio di coraggio, di ribellione, di autenticità e di fedeltà a sé stessi, sia nella realtà che nella fiction e Toracca riesce a replicare questa sincerità alla perfezione.
Crisp oltre a essere un nuovo dandy che imitava Oscar Wilde sia negli eccessi che nei silenzi, rappresentò, prima in Inghilterra, poi nel resto del mondo, forse il primo vero orgoglio omosessuale. Ha attraversato un’epoca che ha visto una società fortemente omofoba e che piano piano è arrivata a una timida, ma importante, apertura nei confronti della comunità LGBTQ. In tutta la sua lunga vita (morirà nel 1997 a quasi 91 anni) non solo non ha mai cercato di nascondere la sua natura, ma ha preferito vivere nei margini che sottrarsi alla sua identità. Uno spettacolo avvincente che fa conoscere un personaggio che ha lasciato in eredità moltissimo, portato in scena in modo convincente e con grande pathos.

QUENTIN CRISP interpretato da Luca Torraccia
Quentin Crisp interpretato da Luca Torracca

QUENTIN CRISP: NAKED HOPE- cast

di Mark Farrelly
a cura di Ferdinando Bruni
con Luca Toracca
luci e suono Roberta Faiolo e Lorenzo Crippa
assistente scene e costumi Roberta Monopoli
sarta Ortensia Mazzei
traduzione Matteo Colombo
produzione Teatro dell’Elfo

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