LA GLORIA @Teatro Biblioteca Quarticciolo: come nasce un dittatore?

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Al Teatro Biblioteca Quarticciolo è stato in scena il 29 e 30 Aprile “La Gloria”, spettacolo diretto da Mario Scandale con la drammaturgia di Fabrizio Sinisi, debuttato in occasione della 24a edizione del Festival Inequilibrio. La piéce per tre attori (Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri e Marina Occhionero) tratta di un periodo poco conosciuto nella giovinezza di Adolf Hitler.

Teatro Biblioteca Quarticciolo, un tempo ex mercato rionale. Sabato sera, foyer affollato. Sono una delle prime a entrare nella sala, che si riempie ben presto. I tre attori sono già in scena, vestiti in maniera semplice, scambiano sguardi con gli spettatori, aspettano che siamo tutti pronti. Poi aspettano ancora, come se non fossero loro a dover fare lo spettacolo, ma lo stessero già guardando. 

storia di un’amicizia: hitler e kubizek narrati da sinisi

La Gloria - ph. Manuela Pellegrini

Le indicazioni di scena vengono proiettate su un controfondale nero, sopra un palco spoglio. Dietro, i movimenti dell’attrice Marina Occhionero mimano una scena da teatro dell’opera. E’ così che i due  protagonisti si incontrano, in una platea; August, aspirante musicista (Dario Caccuri), e Adolf Hitler (Alessandro Bay Rossi), pittore. E’ quest’ultimo ad avvicinare August per un’affinità elettiva.  “Noi siamo quelli che guardano dalla parte giusta”, dice Adolf, osservando il pubblico attorno a sé. Ci appare come un giovane intelligente, lucido e soprattutto pieno di passione e di sogni. Il più grande è vivere da artista a Vienna, la città.

Il disprezzo per il luogo d’origine, la passione per la musica e l’apparente condivisione di ideali  spingono i due a diventare amici intimi, e a trasferirsi insieme in un piccolo appartamento nella capitale. 

il giovane hitler e la regia di la gloria

Questo periodo della vita di Adolf Hitler rimane fuori dalla narrazione più comune, testimoniato dai carteggi con August Kubizek, poi divenuto direttore d’orchestra. In gioventù amico intimo di uno degli uomini più importanti del secolo. Molto prima dell’arruolamento nell’esercito e della politica, il sogno di  Adolf di diventare un grande artista si infrange quando egli viene respinto per ben due volte all’Accademia di Belle Arti. E’ quest’uomo che Sinisi vuole raccontare in La Gloria, un giovane nelle cui speranze potremmo benissimo riconoscerci. È un ragazzo pervaso, fino ad esserne divorato, dalla bramosia di gloria che lo elevi da una massa che detesta, un eroe completamente ignaro del destino tragico che il pubblico conosce bene.

Questo straniamento raggiunge i momenti più forti quando le menzogne di Hitler al suo amico vengono a galla e i due si separano definitivamente. Muovendosi tra luci e proiezioni sulla scena spoglia, lo spettacolo si chiude sull’ombra inquietante che allude al futuro, e con un travolgente monologo finale dell’attore. 

A proposito del testo, Fabrizio Sinisi scrive:

Anche Adolf Hitler ha avuto vent’anni, e a vent’anni ci ha assomigliato: ambizioso, desideroso di grandezza, alla ricerca di un senso e di una strada. E tuttavia la sua non è una storia qualunque: lo spettatore su questo la sa più lunga del suo stesso protagonista. Il che, com’è noto, è il primo fondamento della tragedia. Da qui per me il suo primario interesse teatrale: la catastrofe è negli occhi di chi guarda. 

Fabrizio Sinisi per Hystrio

la riflessione sul presente dello spettacolo di scandale

Con La Gloria il regista Mario Scandale presenta uno spettacolo intenso e ben calibrato, che si rimette alle notevoli interpretazioni degli attori e conta su un testo che abbiamo apprezzato molto. Sinisi sceglie questo particolare angolo di storia anche perché permette di riflettere sulle similitudini con l’instabilità che l’Europa sta vivendo oggi, nonché sulle conseguenze dell’ambizione dissociata dalla realtà e di un delirio di onnipotenza storicamente rivelatosi una tragedia. Sono riflessioni importanti e un monito a ricordare che dittatori non si nasce ma si diventa, spesso purtroppo col beneplacito dei più. 

La Gloria – cast e INFO SPETTACOLO

La Corte Ospitale – Fabrizio Sinisi

di Fabrizio Sinisi

con Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri, Marina Occhionero

regia Mario Scandale

video Leo Merati

luci Camilla Piccioni

assistente alla regia Marialice Tagliavini

produzione La Corte Ospitale



Lo spettacolo ha vinto il premio Forever Young 2019/2020 e sarà in scena il 17 Settembre a Milano in occasione di Hystrio Festival

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