IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO @ARTEMIA+: viaggio tra eros e thanatos

IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO è lo spettacolo che chiude la rassegna a tematica LGBTIQIA+ Artemia+ al centro culturale Artemia, patrocinata dal Circolo Mario Mieli, di cui abbiamo già recensito “ANITA AL BUIO“. Con questa installazione ci si propone di indagare varie tematiche della società contemporanea cercando di destrutturare lo spettacolo teatrale canonico.

IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO: per destrutturare serve struttura

Lo spettacolo scardina completamente l’idea stessa di rappresentazione teatrale, mettendo in scena delle “stanze” che possono essere paragonate a delle performance artistiche. I messaggi veicolanti delle sei stanze/situazioni in cui si articola la rappresentazione sono chiari e immediati, a volte palesi;
le stanze sono legate dal fil rouge delle passioni e pulsioni umane, ma il loro essere intese come vasi non comunicanti, rischia di rendere il tutto poco armonioso da un punto di vista registico, col risultato che sembra di assistere a sei scene tratte da spettacoli diversi.

IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO: chiusi in una stanza

il lato oscuro del desiderio - locandina

L’idea di uno spettacolo interattivo e itinerante, paragonabile a una performance artistiche, è certamente audace e coraggiosa.
La stanza “dammi un abito e ti darò il monaco” ricorda la performance di Abramovich “Rythm 10” in chiave edulcorata, ma ribaltandone il significato: il performer, infatti, rielabora in maniera attiva gli indumenti che gli vengono passati, levando allo spettatore l’illusione di poter avere controllo su un sé esterno.

Lo spettatore prosegue il percorso attraverso situazioni isolate ma che interagiscono e talvolta interferiscono tra di loro: come nella danza violenta de “il buco della serratura”. I due corpi delle ballerine si allontanano, spingono e riattraggono, col sottofondo delle loro voci registrate che a volte urlano feroci, a volte sussurrano. Questa situazione abusante e intima viene enfatizzata dalla scenografia, che ci permette di guardare le due donne da un “buco nella serratura”, ma viene anche interferita dal rumore della performance adiacente: “schiavo consensuale”, performance audace che, tramite l’utilizzo simbolico della maschera davanti a un pc, mette in luce le contraddizioni ipocrite del mondo capitalista: situazioni para-schiavistiche accettate e addirittura incentivate sul luogo di lavoro, ma considerate devianti e imbarazzanti nel privato in situazioni consensuali.

IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO: una sperimentazione audace

Nonostante i suoi difetti, IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO si rivela essere una sperimentazione coraggiosa, ribaltando le strutture e convenzioni così come si propongono di fare i personaggi che mette in scena.

Visto il 25 novembre 2022

IL LATO OSCURO DEL DESIDERIO – CAST

Progetto artistico: Senith

Sviluppo performativo: A’mjla, Electra, Germoglio di Single, Velvet Madonna, Senith, Elisa Zedda

Movimenti coreografici:Mila Morandi Maiorelli, Angelo Venneri

Designer: Candy Paradise

Foto, video, grafica: Andrea Montanari

Montaggio video: Electra

A cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle

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