AMO DUNQUE SONO @OFF OFF Theatre – una femminilità rubata

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Dall’1 al 5 febbraio è andato in scena all’ OFF OFF THEATRE “Amo dunque sono”, interpretato da Viola Graziosi, da un testo di Alessandra Cenni. Lo spettacolo, dedicato alla vita sentimentale della scrittrice italiana Sibilla Aleramo, è prodotto da Schegge di Mediterraneo – Festival dell’Eccellenza al Femminile, in collaborazione con Enciclopedia delle Donne.

Viola Graziosi in una scena di AMO DUNQUE SONO

AMO DUNQUE SONO: una confessione categorica

“Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?”, scriveva Raymond Carver. Questo interrogativo, alla luce dello studio della vita e delle opere di Sibilla Aleramo, non può che diventare una confessione categorica, intimamente universale, senza tempo, né misura.

Nel foyer dell’OFF OFF Theatre di Roma, il pubblico di placide coppie rodate da anni di convivenza attende l’ingresso in sala, inconsapevole del denso marasma erotico proposto dalla pièce.

AMO DUNQUE SONO: Fuori dal tunnel della registrazione

Viola Graziosi in una scena di AMO DUNQUE SONO (off off theatre)

L’attrice Viola Graziosi, alle prese con la registrazione di un audiolibro di “Amo dunque sono” di Sibilla Aleramo, si perde nella densità delle parole della scrittrice, intraprendendo con lei e con il pubblico un dialogo emotivo. Attraverso il racconto della femminilità scabrosa di Sibilla Aleramo, l’attrice stabilisce un contatto tanto viscerale da uscire dal tunnel della registrazione e vestire i panni della donna più scandalosa della letteratura italiana.

Il testo, scritto dalla professoressa Alessandra Cenni, alterna le lettere della Aleramo a una drammaturgia originale cruda, diretta e feroce. La comprensione di questa linea drammaturgica, tuttavia, complicata dalla messa in scena, richiede un notevole sforzo di immaginazione. Quel che chiaramente si evince è la difficoltà di una prospettiva femminile poco avvezza all’adattamento teatrale.

Viola Graziosi porta Sibilla Aleramo all’OFF OFF Theatre

Viola Graziosi – AMO DUNQUE SONO (off off theatre)

Voce ufficiale dei romanzi di Sibilla Aleramo per Audible, l’attrice Viola Graziosi porta sul palco una duplice responsabilità, rappresentata dall’interpretazione quasi simultanea dei due personaggi in scena, l’attrice e la scrittrice. “Raccontare la sua vita con le mie parole”, dichiara il personaggio/attrice all’inizio della pièce, carica di una speranza contagiosa. Ma quest’impresa erculea, forse sottovalutata dall’entusiasmo della produzione, è rimasta incompiuta sulla scena. La bravura di Viola Graziosi è ostacolata da un testo finto, una messa in scena kitsch e dalla distrazione del pubblico. A fronte di un progetto che cerca ancora la sua definizione, le abilità fisiche e vocali dell’attrice – coadiuvate da alcune registrazioni fuori campo eseguite da Graziano Piazza – danno dignità performativa a quel che accade sul palco. 

Sibilla Aleramo: donna libera o schiava della retorica?

Viola Graziosi -AMO DUNQUE SONO (off off theatre)

AMO DUNQUE SONO promette di portare in scena la vita esuberante e la passione travolgente di Sibilla Aleramo, assurgendo la poetessa italiana a paradigma di una femminilità libera e spregiudicata. Attraverso la registrazione – sulla scena e in voice over – di alcune lettere di Sibilla Aleramo e la proiezione di alcuni filmati storici, il pubblico, cullato dalla voce di Viola Graziosi, vorrebbe intravedere un ritratto fedele, spogliato dai pregiudizi di tanta letteratura scolastica. Tuttavia, a discapito delle rosee prospettive annunciate all’inizio della pièce, l’immagine effettivamente restituita è quella di una donna che passa da una schiavitù retorica all’altra, dando l’idea che una donna non possa essere sessualmente emancipata se sprovvista di frustino, parrucca e rossetto cremisi. L’ostentazione sfacciata di questa libertà rischia di apparire come una salda prigione retorica. A farne le spese, ancora una volta, è la femminilità di Sibilla. 

Chi è Viola Graziosi?

Gufetto ha recensito Viola Graziosi in THE HANDSMAID TALE – il Racconto dell’ancella

Debutta giovanissima con Ofelia nell’Amleto di Cecchi. Si diploma al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi. Lavora tra Francia e Italia sempre in ruoli di rilievo con i maestri della scena europea. Intensa la collaborazione con l’attore e regista Graziano Piazza che la dirige in diversi spettacoli. Nel cinema è diretta da Pupi Avati, Alessio Liguori, Alberto Bennati. È una delle voci di punta di audiolibri in Italia (Certificato di eccellenza Audible Studios 2019 e 2020). Tra gli altri è la voce dei romanzi di Isabel Allende e Sibilla Aleramo.

AMO DUNQUE SONO: cast e info spettacolo

con Viola Graziosi

Dal testo di Alessandra Cenni

Adattamento, Immagini e Regia Consuelo Barillari

Voci maschili Graziano Piazza

Musiche da Mulholland Drive di Angelo Badalamenti

Video proiezioni Gianluca De Pasquale

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