RAOUL @ Piccolo Teatro Strehler Milano

Al Piccolo Teatro Strehler, dal 9 al 13 ottobre 2019, una tematica di grande attualità come la solitudine affrontata a livello autobiografico da James Thierrée, figlio e nipote d’arte, capace di affascinare come il celeberrimo nonno Charlie Chaplin.

Che la solitudine sia un problema per alcuni è un concetto che oggi serpeggia in Italia, mentre nella vicina Francia è considerata un male sociale e in Inghilterra nel 2018 è stato istituito addirittura un Ministero ad hoc. Certo è che la solitudine presenta svariate sfaccettature a seconda dell’età e del contesto sociale e oggi più che mai la scomparsa della famiglia tradizionale e la ‘frammentazione dei nuclei familiari’, che genera il vivere da soli, acuiscono in modo esponenziale il fenomeno da alcuni vissuto peraltro come un bene o una necessità.

A occuparsi del problema è James Thierrée (Losanna, l974), attore, ballerino, acrobata, mimo, mago, musicista e regista svizzero con alle spalle una solida, seria e ampia preparazione avvenuta anche presso la Scuola del Piccolo Teatro: tra l’altro, oltre ad avere studiato anche danza, magia e mimica, ha imparato a suonare il violino. Non ultimo, è pronipote, nipote e figlio d’arte: Oona O’Neil, figlia del celebre drammaturgo Eugene O’Neil, nel 1943 sposa Charlie Chaplin da cui ha otto figli di cui la quarta, Victoria la madre di James, sposa Jean-Baptiste Thierrée.
Il nostro inizia a calcare le scene a quattro anni insieme alla sorella Aurélia con il Cirque Bonjour, creato dai propri genitori, divenuto poi il Cirque Imaginaire e, dopo avere ulteriormente affinato e completato la propria formazione, nel 1998 fonda la Compagnie du Hanneton con cui ottiene successi e premi prestigiosi.

Dotato di una solida, variegata e sorprendente professionalità, James amalgama con delicata armonia diversi linguaggi innovandoli senza fare perdere a ciascuno la capacità di destare meraviglia, ma potenziandone gli aspetti emozionali e onirici e dando così vita nel 2009 a uno spettacolo il cui protagonista è Raoul, una sorta di alter ego – tenero uomo chiuso in una torre-prigione dalla quale prende coscienza di doversi liberare da solo – un compagno di vita e un amico la cui crescita è direttamente proporzionale al maturare delle esperienze esistenziali del nostro mago della scena. Un uomo, simbolo di ogni tempo, che alle prese con la fatica dell’esistere soffre, si affatica, gioisce, s’ingegna… insomma vive.

Vero è che la solitudine di James-Raoul si anima di angosce materializzate fatte di teiere parlanti, meduse-ombrello demoralizzate, elefanti fantasma, scorpioni… (creati dalla fervida fantasia della madre Victoria, costumista e scenografa di talento), che le parole sono quasi inesistenti e che una sorta di fumo azzurro trasporta in un altro mondo favoloso o introspettivo comunque non esente da richiami al problema del rapporto tra l’uomo e l’ambiente, certo è che gli spettatori restano ammaliati da questo unicum tanto straordinario, esaltante e coinvolgente da meritare lunghi applausi, o meglio una standing ovation.

Piccolo Teatro Strehler
dal 9 al 13 ottobre 2019
Raoul
regia, scenografia e interprete James Thierrée
costumi e bestiario Victoria Thierrée
suono Thomas Delot
luci James Thierrée e Bastien Courthieu
produzione La Compagnie du Hanneton /Junebug
in collaborazione con ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna

La Compagnie du Hanneton è sostenuta dal Ministero della Cultura, DRAC Bourgogne Franche Comté

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