PURGATORIO @ Arena Del Sole: rimarrò sempre qui!

Prima nazionale, il 10 novembre, all’ Arena del Sole, per lo spettacolo PURGATORIO, pièce teatrale forte, in scena a Bologna fino a domenica 13 novembre.
Il talentuoso regista Carmelo Rifici, riprende il testo di Ariel Dorfman ( brillante scrittore, drammaturgo argentino, cresciuto in Cile, paese in cui diventa consigliere culturale di Salvador Allende, costretto a fuggire durante la rivoluzione di Pinochet) ed in maniera originale ci presenta “il suo purgatorio”: un luogo astratto, non definito, una grande stanza da cui apparentemente si può uscire ma in cui comunque si ritorna, una gabbia senza sbarre, una prigione senza chiavi.

Una sala gremita, buio, un rituale di campanelli, un grande stanzone somigliante ad un set più cinematografico che teatrale, accoglie i due interpreti: un uomo ed una donna. Lei (Laura Marinoni) e Lui (Danilo Nigrelli), apparentemente divisi da ruoli precisi, prima lui medico-psichiatra e lei paziente, ma poi a ruoli invertiti, coinvolti nello stesso dramma, carnefici l’uno dell’altro nella vita terrena, violenti e crudeli, sadici e fragili allo stesso tempo.
La trama è scandita da 3 capitoli, la ricerca di redenzione di LEI accusata di matricidio: per vendicarsi del tradimento del marito uccide i suoi due figli, sangue del sangue, in una straziate confessione di sguardi ed urla dei bambini uccisi senza colpa, ad occhi aperti, da una madre impazzita ma allo stesso tempo ferocemente lucida.
Poi la redenzione di LUI, padre traditore, marito infedele, consapevole di condannare i propri figli a morte certa, sceglie se stesso, l’egoismo e la forza di girarsi dall’altra parte, COLPEVOLE di non aver saputo e voluto difendere quei figli, sangue del sangue, da una donna amata ed odiata con lo stesso vigore.
Ed infine un terzo segmento, una volta che le carte sono state scoperte, vi è una ricerca comune di pentimento, un superamento di prove sempre più difficili per poter finalmente acquisire il perdono, per uscire da questo “purgatorio di intenti” e poter rinascere PURIFICATI, liberi dalle proprie colpe, dimenticando il proprio passato. Una capacità di perdonare l’altro per arrivare in fondo a perdonare se stessi.
 

Il testo, riprende in chiave moderna il mito greco di Medea e Giasone dove Medea, nipote di Apollo e della maga Circe, sposa Giasone e si trasferisce in occidente, ma non si adatterà mai a questa nuova vita. Trattata da zingara, da diversa, da straniera e per questo allontanata. Da qui la vendetta con l’infanticidio come unica via d’uscita per inorridire e distruggere il marito.
La scenografia è sublime, come già anticipato molto cinematografica un ambiente unico diviso tra una camera da letto ed un soggiorno, un moderno monolocale con uno schermo alto in cui due bambini seguono le vicende degli attori: toccanti le immagini dei fanciulli unite a musiche appropriate. Molto preparati ed emotivi gli attori, nota sublime per Laura Marinoni, emotivamente fragile e dura allo stesso tempo, madre dolce ed assassina violenta, spietata e composta.

Spesso il mito greco viene utilizzato per rispondere a grandi domande a cui non si trova risposta, per risolvere inganni, misteri ed illusioni anche dei nostri giorni, come in questo spettacolo, dove sembra emergere che anche il più facile percorso di pentimento passa da un gioco serrato di accuse e difese, riflessioni ed attacchi. Ma la domanda è: quanto siete disposti a mettervi in gioco? Potreste non uscirne mai!

Info:
PRIMA ASSOLUTA
DAL 10 AL 13 NOVEMBRE ARENA DEL SOLE BOLOGNA
Di: Ariel Dorfman
Traduzione: Alessandra serra
Regia : Carmelo Rifici
Con: Laura Marinoni e Danilo Nigrelli

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