Il 28 febbraio si è conclusa la “Trilogia di mezzanotte” di Filippo Gili, con l’ultimo spettacolo “PRIMA DI ANDARE VIA”, che in realtà è il primo capitolo dei tre. Ci si chiede perché intitolarlo a quell’ora fatidica, l’ora magica in cui splendide carrozze diventano zucche, o anche l’ora terribile in cui quelli dell’aldilà si danno appuntamento per spaventare quelli dell’aldiquà.
Ma forse più semplicemente è l’ora dei pensieri profondi, l’ora in cui, se non si dorme, si conversa con se stessi, con le proprie paure, e anche con la morte. La storia è come negli altri due, una famiglia a tavola che si racconta, e poi qualcosa di imprevedibile, la morte appunto, rompe l’equilibrio, e le vite non saranno più le stesse.
Due genitori e tre figli, due giovani donne e un uomo, rimasto vedovo troppo presto, che non vuole aspettare di metabolizzare il lutto, se ne vuole andare via ora che il dolore è così vivo e che lei è ancora così presente dentro di lui: “Passerà il tempo e starai meglio”, gli dicono, “Ma è proprio questo che non voglio”.
Ecco, un punto di vista molto singolare che colpisce anche per la fragilità del personaggio, unita a una caparbietà incrollabile, e alla scelta di condividere la sua tragedia con la famiglia. “Potevi lasciarci un biglietto, perché ce lo hai detto?” gli rimprovera tra le lacrime e la rabbia il padre, “Perché non avreste capito, sarebbe stato peggio, sarebbe stato un dolore sbagliato”. E allora, esiste un dolore giusto? Puoi mai capire perché una persona cara si toglie la vita, e perché tu non gli sei bastato?
L’impotenza in questo dramma la fa da padrona e gli attori, in un delirio d’amore, urlato e silente, la mostrano nella sua interezza, colpendo gli spettatori con pugni virtuali ovunque. Il ruolo del figlio è interpretato dallo stesso Filippo Gili, che è riuscito a vestire le sue parole in maniera essenziale ed emotiva.
Un bellissimo lavoro che fa riflettere sull’oscuro senso della vita e sul significato estremo della morte, e sul suicidio, che come disse Cesare Pavese, rimane sempre “Quell’atto altero di viltà e coraggio”.
PRIMA DI ANDAR VIA
(capitolo I)
SALA MORETTI – dal 23 al 28 febbraio 2016
dal martedi al sabato ore 21.30 – domenica ore 18.30
di Filippo Gili
con Silvia Benvenuto Ermanno De Biagi, Filippo Gili, Michela Martini, Aurora Peres
regia Francesco Frangipane
musiche originali Roberto Angelini
scene Francesco Ghisu
luci Beppe Filipponio
costumi Bianca Maria Gervasio
un progetto Uffici Teatrali
una produzione Progetto Goldstein
in collaborazione con Argot Studio