PRESENTE! @ TEATRO MENOTTI: Tutta la vita davanti

Presente! è uno spettacolo della compagnia Traverso Teatro con Davide Albanese, Diego Delfino, Marcella Faraci, Giorgia Forno, Michele Onori, Martina Scordino e Giuseppe Monastra vincitori del Premio Scintille del 2020

SCINTILLE AL TEATRO MENOTTI

La compagnia, vincitrice del premio scintille del 2020, nata tra le aule della scuola di teatro Alessandra Galante Garrone, presenta questo spettacolo per la prima volta al teatro Menotti.
Ciò che traspare immediatamente è la naturalezza del testo e del loro stile teatrale; la compagnia non mette maschere, non ricerca uno stile astruso ed ampolloso ma con un linguaggio organico riesce a penetrare i cuori della platea, mai come in questo spettacolo il pubblico può riconoscersi ed esclamare: ‘anche a me è successo’. Dalla forza degli applausi e dal clamore generale si direbbe proprio che la compagnia abbia fatto scintille.

SEDIE VUOTE

Una sedia vuota, al liceo, aveva tantissime storie da raccontare. Perché era vuota? Chi era assente e perché? Spesso nemmeno ci facevamo caso ma avevamo un sussulto quando la professoressa, dopo aver pronunciato il cognome di un nostro compagno, diceva ‘assente’. Alcune volte eravamo preoccupati, altre volte sapevamo, con un volto sornione, il perché di quell’assenza, altre volte invece quella sedia era stata data al bocciato, quindi nata per essere vuota. La felicità, per gli studenti, era vedere tutte le sedie vuote. Ma quand’è stata l’ultima volta che abbiamo visto tutte le sedie della nostra classe vuote? Ce lo ricordiamo? Se proviamo ad immaginare ora la nostra classe abbandonata o addobbata di nuovi studenti siamo ancora felici come un tempo?
Quando “Presente!” lascia delle sedie vuote ci fa sentire come degli studenti dimenticati e quando le sedie sono abitate dagli attori, allora vengono toccate delle corde precise del nostro animo che inevitabilmente ci incantano e ci regalano un istinto di ritorno a scuola. 

COME UN SEDICENNE COL CUORE SPEZZATO IN PRIMAVERA

La fonte, il fuoco dello spettacolo è proprio l’ambiente scolastico, periodo di formazione più importante per gli esseri umani; ma lo spettacolo non rimane seduto sui banchi ma viaggia in altri tempi e ci fa vedere ciò che siamo diventati dopo la scuola, ciò che potremmo o rischieremmo di diventare. La scuola crea una spirale che va avanti e indietro nel tempo ma tiene le briglie ben connesse sui banchi.

Le nove sedie, usate in maniera intelligentissima, sono un mezzo per la creazione di immagini, non per definire l’ambiente. Una scultura come rappresentazione del proprio futuro, un grappolo per una classe e un corridoio infinito di sedie per mostrare il triste destino di due liceali innamorati che non se lo sono mai detto che dopo essersi buttati verso un incerto futuro ci lasciano un senso malinconico e felice come un sedicenne col cuore spezzato in primavera.

SOGNI INFRANTI, SOGNI REALIZZATI

Presente, tuttavia, parla anche di famiglia, padri, madri, destino e sogni, ci mostra chi c’è l’ha fatta e chi arranca, è sereno, ma non è poi così felice, come il bidello plurilaureato che però resta sempre e solo un bidello: sereno, ma un po’ triste come dei banchi vuoti la sera.
Spesso i sogni sono un’arma a doppio taglio, perché sono nella nostra mente, sono pensieri, alla fine non esistono e come si fa a raggiungere qualcosa che non esiste? Forse ci aspettavamo un futuro diverso? Forse abbiamo sprecato il nostro tempo a fare ciò che amiamo? Ma è giusto fare ciò che amiamo oppure rinunciare e andare per porti sicuri?

Presente non dà risposte, ma ci lascia un sacco di dubbi, che possono durare anche tutta la vita, perché per tutta la vita il dubbio ci protegge in modo che noi continuiamo a guardare.

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Gli attori in scena sono pronti a tenere ben alti i toni e i ritmi, c'è una pulizia non indifferente sia nelle battute e nelle reazioni sia nei movimenti, mai superflui ma sempre simbolo di qualcos’altro. La loro recitazione è un po’ come la sensazione che lascia l’intero spettacolo, ovvero quel guardare al passato senza paura di chiudere gli occhi ed essere spaventati, hanno recitato ingenuamente come fosse la prima volta, come se accadesse tutto in quel momento, come se non ci fosse nulla di preparato e ciò che lasciano al pubblico è quella spensieratezza del primo giorno di scuola, quando non sai che hai ancora tutta la vita davanti.

 

Info:

di Traverso Teatro

con Davide Albanese, Giorgia Forno, Giuseppe Monastra, Michele Onori, Martina Scordino, Diego Delfino e Marcella Faraci

regia e drammaturgia di Traverso Teatro 

Teatro Menotti

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