PILLOLE 2018 #tuttoin12minuti, serata del 15 Luglio @ Teatro Studio Uno

Serata di afa insopportabile, quella del 15, e solo nel piacevole cortile interno dello Studio Uno  si poteva sperare di intercettare un refolo d’aria. Nella sala gremita, e quindi ancora più calda – cosa che ha comportato la necessità di due pause – l’alternanza di pillole molto interessanti ha alleggerito fortunatamente la serata. Serata di giovani fra l’altro, dal momento che la maggior parte degli attori era sotto i 21 anni.

La prima proposta è AMORE di Matteo Gatta, con Matteo Principi, Viola Marietti, Livia Rossi

L’incomunicabilità interna ad una coppia di ragazzi sembra essere il tema portante di una piéce a metà fra la commedia e il dramma. Proprio questa ambiguità non permette di definire, nella breve durata della pillola, i toni del testo, lasciando un certo disorientamento. Buona la prova dei giovani attori – due uomini e una donna – contrariamente ai credits comunicati nella scheda – anche se a tratti un pizzico sopra le righe.

Seconda pillola, LA STORIA di Andrea Onori, con Maria Grazia Torbidoni e Giorgia Narcisi

Testo sulla vergogna storica che furono le leggi razziali in Italia, viste da una donna comune  che, secondo i complessi e insensati calcoli riguardanti le ‘parti di sangue’ ariano ed ebreo presenti all’interno delle famiglie, realizza di essere in pericolo. Ottima regia e uso della scena; convincenti le due attrici, in particolare la prova di Giorgia Narcisi, per un testo presentato, nella pur breve frazione, in modo intrigante e che convince sulla scelta per la prossima stagione.

Terza pillola, IL LAVORO  di e con Flavio Murialdi, con Sebastian Jan Marzak, Massimo Risi

In uno scenario sulla falsariga de Le Iene di Tarantino, tre uomini, all’apparenza gangsters, vengono riuniti per compiere un non meglio definito ‘lavoro’. Toni leggeri da commedia, ma originale e senza prevedibili banalità. Forse solo un po’ di ‘fretta’ nei tempi di battuta, che si perdona ai giovani interpreti, fra i quali spicca l’autore Flavio Murialdi. Il testo suggerisce un livello di lettura ulteriore rispetto alla semplice commedia, che viene appena  accennato nella proposta e lascia decisamente la voglia di assistere al testo completo.

Quarta proposta, CENERE di Laura Nardinocchi, con Claudia Guidi, Leonardo Bianchi, Gian Maria Labanchi, Ilaria Giorgi

Altra piéce convincente, fa un uso equilibrato dell’assurdo per presentare lo scontro con le inevitabili ipocrisie del contesto familiare. Una coppia, alla festa di capodanno dei parenti di lui, attua due strategie contrapposte, conflitto – lei – e fuga da esso – lui – nell’affrontare  il profluvio di banalità proprio di certe famiglie. Testo dall’efficace ironia, in cui gli attori scandiscono un ritmo serrato senza inciampi, coadiuvati da un supporto musicale ben integrato in scena, lascia presagire un prosieguo interessante.

Ultima pillola della serata, NOSTOS di Federica Amatuccio, con Margherita Kay Budillon, Francesca Nardi, Roberto Durso, Manuela Davoli, Francesca Bertolini

Il tema della migrazione come elemento inscindibile dall’essere umano viene affrontato mediante quella che sembra l’allegoria di una vicenda che ne è archetipo, l’Odissea. Testo dal linguaggio scenico non immediato e per questo a tratti ostico, viene messo in scena da una compagnia giovane, alle prese dunque con un testo non facile, e qualche pecca minore si intravede. Interessante la tematica, di cui incuriosisce la chiave utilizzata nel testo.

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