Per il suo debutto romano l’11 Marzo, Babilonia Teatri presenta PIETRE NERE, il suo ultimo spettacolo in coproduzione con La Corte Ospitale, che ha ricevuto una calorosa risposta da parte di una platea molto giovane al Teatro Biblioteca Quarticciolo. Dopo averli incontrati l’anno scorso ( qui trovate l’intervista completa), torniamo ad assistere alla nuova creazione della compagnia.
PIETRE NERE – l’origine dello spettacolo a casa mondo

Ad accogliere il pubblico ci sono tutti gli attori, che rappresenteranno le varie sfaccettature del concetto polivalente di famiglia. Sono intenti a prendersi cura della loro casa, il palcoscenico, chi leggendo, chi riordinando, chi semplicemente gironzolando. Con grande naturalezza si scivola nell’inizio dello spettacolo, con la presentazione esplicita della resa di un lavoro di ricerca iniziato all’interno di Casa Mondo, nel territorio di Asti, in particolare sulle realtà meno convenzionali dell’idea di casa. Dagli incontri, dalle suggestioni, e dagli sprazzi di vita verranno distillate alcune scene e monologhi, restituite con immediatezza dagli attori senza il tramite di personaggi.
Atmosfere punk e musiche anni 80
La coppia artistica di Babilonia Teatri, a cui si affiancano Federico Alberici, la direzione tecnica di Luca Sotton e due attori bambini, porta la riconoscibile cifra punk/rock della compagnia veneta nella composizione di uno spettacolo-mosaico, ricco di stimoli visivi e di ritmi diversi (comprese suggestioni musicali direttamente dagli anni ’80), nella ricerca di come si costruisce la dimensione di casa in spazi come centri d’accoglienza, dormitori, case di riposo, e di come si andrà evolvendo questa idea in un mondo decentralizzato.
la casa e le radici – il lavoro di ricerca di babilonia teatri
Il lavoro di ricerca è restituito senza orpelli retorici, permettendo alle parole e agli episodi reali raccolti di brillare più intensamente, come ad esempio per le parole di una nonna insieme all’immagine del radicchio e delle radici, che sono una delle metafore più immediate. Accanto ad Enrico Castellani che riporta il monologo, lentamente un albero sottile viene issato verso l’alto, con le radici al cielo.
la casa come luogo sacro
Nella breve durata di 50′ lo spettacolo riesce a raggiungere sia una profondità di riflessione, in cui si trova l’aspetto forse più sacro della casa ovvero quello di un luogo dove trovare umanità; e riesce anche a coinvolgere in maniera giocosa grazie ai giochi dei bambini, a una sessione di salto sui tappeti elastici o al quadro della Sacra Famiglia dadaista piena di collegamenti linguistici bizzarri.
pietre nere: uno spettacolo mosaico

Nel suo complesso vediamo come sia impossibile ridurre la casa a un’unica definizione, quanto non sia solo il luogo fisico quanto una necessità umana complessa, che può “incarnarsi” in altre persone, persino in oggetti. Quanto sia per ciascuno unica, personale e malleabile, e allo stesso tempo comprensibile a livello universale. Insomma, Babilonia Teatri ci ha offerto un grande mosaico colorato, con un finale sognante con una grande immagine di cui non vogliamo rovinare la sorpresa.
Visto l’11 marzo 2023
Teatro Biblioteca Quarticciolo
via Ostuni, 8
Sabato 11 marzo | ore 21.00
Domenica 12 marzo | ore 17.00
PIETRE NERE
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con la collaborazione artistica di Francesco Alberici
con Francesco Alberici, Enrico Castellani e Valeria Raimondi
e con Orlando Castellani
direzione tecnica Luca Scotton
produzione Babilonia Teatri e La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Compagnia di San Paolo
in collaborazione con Rete Patric e AstiTeatro
si ringraziano Daniele Costa, Nadia Pillon, Elisa Pregnolato, Jonel Zanato,
Annalisa Zegna, Stefano Masotti, Marco Pesce, Francesco Speri