La compagnia La bottega delle Maschere propone per la XXI Edizione della rassegna teatrale Pirandelliana due spettacoli che si alternano nella programmazione, Cosí è (se vi pare) e PENSACI, GIACOMINO!
La rassegna è ospitata in uno degli angoli più incantevoli di Roma: la Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’ Aventino, la cima del colle che sovrasta la città, restando però lontana e ritirata da una movida di massa sempre più vacua ed etilica.
PENSACI, GIACOMINO venne pubblicata poco più di un secolo fa, ma come i grandi geni sanno fare, Pirandello ci parla delle contraddizioni irrisolte di una società, che attraversano le generazioni e i secoli.
È stata una scelta acuta portare oggi in scena proprio questa commedia che ci racconta di una responsabilità intergenerazionale, perduta nel familismo e nell’egoismo del clan che nella società italiana è sempre stata la famiglia.
Il professor Agostino Toti, interpretato dall’attore e regista Marcello Amici, sposa la figlia del bidello del ginnasio in cui lavora, per poter garantire a lei, al figlio che aspetta e all’ex alunno con cui la ragazza ha una relazione, un futuro economico; trova persino un lavoro in banca al ragazzo. La trama potrebbe semplicemente definirsi sardonica, se non ci trovassimo nella Sicilia dei primi del Novecento. Pirandello mette in luce l’aridità delle tradizioni radicate nei territori come fossero leggi ancestrali, e ad un padre naturale che ripudia la figlia incinta, ne contrappone uno che la adotta con il vincolo del matrimonio, per poterle offrire non solo sostentamento economico, ma un ruolo riconosciuto socialmente: “Non la volete più? E allora me la prendo io!”. Giacomino però sembra sottrarsi al piano, sí è vero, sono forti le pressioni di un contesto sociale che non accetta vedersi scardinare le tranquillizzanti consuetudini del “si deve…” ma ci piace anche pensare che Giacomino si sottragga ad un destino prescritto da qualcun altro che non sia se stesso, anche se precostituito a fin di bene.
Più che mai è attuale oggi, e siamo grati alla Compagnia La Bottega delle Maschere che ci fa conoscere o riscoprire questa commedia, il dilemma delle giovani generazioni che vivono grazie alle pensioni dei genitori, con un destino sempre più dipendente dalla fortuita generosità di chi ha acquisito qualche privilegio.
La messa in scena gioca sui contrasti, una scenografia futurista nelle sue forme geometriche che si sovrappongono in chiaro-scuro, rosso-nero, ed elementi simbolici rappresentativi della Sicilia dell’epoca: un cappello panama e una sedia thonet in primo piano.
La recitazione è spontanea, colorita, ma misurata, e gli interpreti ben si calato in personaggi monocromatici. Mentre ad essere sottolineato, anche nella scelta della messa in scena e delle battute accentuate, è il costante irrisolto dilemma pirandelliano sul chi siamo e quanti siamo… Nei dialoghi viene ben espresso: “ Vi parlo da amico e non da direttore” , “ da cittadino, da professore…” come se ad ognuno si potesse riferire un’etica, come se ognuno dei ruoli che l’uomo riveste (qui sui ruoli della donna non è dato interrogarci) si acquisisse anche una morale diversa. Il professor Toti si interroga sul ruolo di padre che non ha potuto essere realmente nella vita, obbedendo all’imperativo etico di sostenere, come le pietre di una piramide, chi viene dopo di noi:
“Il tempo è per voi!”, declama enfatico il professor Toti, oppure, ancora più lungimirante e rivoluzionario: “le tradizioni tolgono il futuro alle generazioni”.
Assistere a questa rappresentazione solleva interrogativi anche sul patto sociale tra generazioni nei grandi temi di attualità, se pensiamo a quanti sono oggi i giovani uomini e donne che dovrebbero trovare un professor Toti per mettere su famiglia; se pensiamo anche alla realtà culturale romana, che non può definirsi una piccola provincia, e che quindi dovrebbe favorire, stimolare, ben accogliere e valorizzare forme d’arte, teatrali anche ma non solo, sperimentali, di rottura, portatrici di nuove ed alternative visioni. Gli spazi non mancherebbero…Pensare a destinare milioni per alimentare nuove colture, con ricaduta su un territorio sempre più depauperato culturalmente.
Info:
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Ingresso € 15,00 -ridotto € 13,00
Inizio spettacoli ore 21.15 – apertura botteghino ore 20 – Lunedì riposo
Informazioni e prenotazioni: 06.6620982 (orario: 10 – 13; 16 – 20)
info@labottegadellemaschere.it
Marcello AMICI, Marco VINCENZETTI, Anna VARLESE, Tiziana NARCISO,Lorenzo D’AGATA, Umberto QUADRAROLI, Antonino ANZALDI, Giorgia BATTISTONI, Chiara CAROLETTI, Eleonora LIUTI, Davide DE ANGELIS,Francesca DI MEGLIO, Lucilla DI PASQUALE, Fabio DE HORATIIS
Regia di Marcello AMICI