PECORE NERE @Teatro del Lido: una cruda e dissacrante fiaba moderna

Dopo il successo de LE BEATRICI, la Bottega Rosenguild presenta il nuovo testo al femminile di Stefano Benni, PECORE NERE, nel suo debutto romano al Teatro del Lido di Ostia. Una nuova, cruda e dissacrante riflessione sulla società moderna, sotto i toni apparentemente spensierati della fiaba.

Tre personaggi femminili quanto mai diversi tra loro irrompono freneticamente nella vita di una vecchina abbandonata in un ospizio, costretta su una sedia a rotelle e ormai incapace di parlare.
A farle compagnia solo un televisore, da cui uscirà la protagonista di una ridicola telenovela spagnola. Insieme a lei, un’ape e una labrador coloreranno letteralmente la stanza vuota e triste dell’anziana donna.

Ognuna ha una storia da raccontare, dalla focosa attrice spagnola, adultera imperterrita, all’ape operaia, fiera di esaltare la sua specie di fronte alle vespe alla cicala scansafatiche, e ancora la labrador con l’esaurimento nervoso.
Il linguaggio di Benni è sempre spiazzante nella sua modernità, nel suo saper veicolare riflessioni e messaggi attraverso la vivacità e il colore.

Pensa alla vita di un’ape, a come il suo lavoro sia fondamentale per l’uomo e a come possa rapportarsi con gli altri insetti, ed ecco che Valentina Virando diventa un’orgogliosa ape comunista, che brandisce uno sturalavandini per succhiare il polline.
Pensa a cosa voglia dire per un cane dover sempre scodinzolare, a come possa sentirsi nel veder raccogliere i propri bisogni per strada, ed ecco che Valentina Chico diventa una labrador ansiosa che fuma e impreca –“Dio uomo!” – mentre l’attrice della telenovela, Elisa Benedetta Marinoni, la psicanalizza.

La vecchina assiste ai loro racconti chiassosi dapprima spaventata, poi divertita, sforzandosi di parlare e cercando di prendere il proprio posto tra le sue nuove e strambe amiche.
Gisella Szaniszlò è abilissima nell’interpretare la protagonista, dolce nella sua impotenza fisica che poi lascia spazio alla sua anima, che “profuma di mare”. Con sforzo torna a parlare, si alza in piedi e per un momento torna giovane e bella. Lei che è diventata come la vecchia zia malata che tanto odiava da bambina. Ma anche i suoi figli, che l’hanno abbandonata, un giorno diventeranno come lei.
E la sua anima urla, perché deve mantenere la sua dignità, anche se rinchiusa in un corpo che non sembra più appartenerle.

Nulla delude in questo allestimento di Tedeschi, dalla bravura delle quattro attrici, ognuna perfettamente adatta al proprio ruolo, alla scenografia semplice e al tempo stesso vivace. Ogni personaggio ha una particolare caratterizzazione vocale, delle inflessioni dialettali che si sposano benissimo con la personalità dei ruoli, mentre i momenti musicali sono non solo divertenti, ma funzionali a sottolineare l’emozione del momento.
Il ritmo dello spettacolo è sempre sostenuto, e colpisce la profondità commovente che si nasconde dietro il susseguirsi frenetico di battute e giochi di parole.

Info:
PECORE NERE
Di Stefano Benni
regia Alessandro Tedeschi
con Valentina Chico, Elisa Benedetta Marinoni, Gisella Szaniszlò, Valentina Virando
scene e costumi Katia Titolo
disegno luci Paolo Meglio
musiche Aleph Viola
creazioni all’uncinetto Alessandra Roveda
produzione Bottega Rosenguild/ Teatrino dei Fondi/ Pierfrancesco Pisani
con il sostegno di Regione Toscana, Comune di San Miniato, Comune di Fucecchio

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF