PADRE, FIGLIO E SOTTOSPIRITO@ Teatro dei Conciatori: in scena l'amore per la propria Terra

In scena dal 22 al 27 Novembre 2016 al Teatro dei Conciatori PADRE, FIGLIO E SOTTOSPIRITO, scritto e diretto da Mauro Santopietro e interpretato da Antonio Tintis.

Una sera d’estate in una delle tante campagne che costellano le provincie Italiane, dove i paesi sono intitolati ai santi e i giovani sognano di fuggire, tre fratelli rivivono nel ricordo di uno di loro, Simone, l’unico che abbia deciso di non lasciare la casa natale.

La narrazione del protagonista si apre quasi in sordina, fischiettando il dolce motivo della bellissima No potho reposare, canzone tradizionale sarda sulla lontananza, per poi gradualmente acquisire una connotazione via via più febbrile e frammentaria, dalla quale trapela il triste epilogo di coloro che sono andati via a cercare fortuna.E’ amaro il sapore della vita per Simone, che non ha avuto il coraggio di lasciare la propria terra o sfuggire all’indigenza della campagna, quasi come se la colpa peggiore non sia stata l’inerzia o la paura, ma l’essere sopravvissuti, chiusi in una propria teca di vetro appannata che protegge e intrappola allo stesso tempo.

Nonostante la straordinarietà delle circostanze narrate, è facile ritrovarsi nelle dinamiche umane messe in luce con grande abilità da Santopietro, soprattutto ripensando a quelle fasi di crescita in cui un’unica storia familiare si divide, spesso per sempre, nelle singole storie dei figli. La vicenda è amara e raccontata in modo asciutto, ma mai con freddezza, quasi come se la precisione di certi tratteggi o citazioni sottenda una vena autobiografica.

Antonio Tintis è l’unico interprete dei tre diversi personaggi che rivivono in un profluvio di ricordi di uno di loro. Alla luce delle difficoltà recitative che un tale testo comporta, la sua interpretazione appare straordinaria, in un’alternanza incessante di momenti narrativi delicati e violenti, con un impegno anche fisico rilevante.

E’ infine da sottolineare come, anche questa volta, la sala del Teatro dei Conciatori si riveli una “tela”, seppure affatto bianca, dove autori e registi possono tracciare la narrazione nella loro essenzialità: in particolare nel caso di PADRE, FIGLIO E SOTTOSPIRITO sono bastati pochi elementi scenici e sonori per proiettare il pubblico in una dimensione della memoria, dove l’unico elemento che conti è quello umano.

Info:
PADRE, FIGLIO E SOTTOSPIRITO
Luogo : Teatro dei Conciatori, via dei Conciatori,5 
Regia:Mauro Santopietro
Autore:Mauro Santopietro
Interpreti:Antonio Tintis

PROSSIMAMENTE al Teatro Conciatori

POVERO DA MORIRE
dal 29 novembre al 04 dicembre  2016
Mattia è un ragazzo di trent’anni, bello, simpatico e disoccupato. In piena crisi economica, trascorre le sue giornate senza porsi troppe domande, inviando curriculum e vivendo ospite a casa del suo migliore amico. “Improvvisamente”, attanagliato da Equitalia e dagli strozzini, decide di fingersi morto suicida, così da diventare inesistente e quindi non perseguibile. Da questo particolare espediente, da questo tentativo del protagonista di fuggire dai suoi problemi e da quelli della società di cui è parte, prende vita la commedia, sviluppandosi poi attraverso una serie di equivoci, inganni e colpi di scena. 

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