OUT @ Teatro dell'Orologio: il coraggioso volo di un uccellino

OUT, andato in scena al Teatro dell'Orologio è uno spettacolo di teatro di figura della compagnia UnterWasser, basato sulla costruzione e la manipolazione di oggetti. Fondata nel 2014 da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, OUT è la loro prima produzione, finalista Premio Scenario Infanzia 2014, menzione speciale osservatorio studentesco, selezione Visionari Kilowatt Festival 2015, Menzione d’Onore Festeba 2015, vincitore del Premio Eolo 2016 (miglior spettacolo di teatro di figura) e vincitore del Premio Benedetto Ravasio 2016. In scena il 17 e il 18 dicembre 2016 al Teatro dell'Orologio, la compagnia vede la presenza di Stefan Andrei Balan in sostituzione della giovane artista Valeria Bianchi, in dolce attesa.

Lo spettacolo racconta la storia di un'amicizia, quella con se stessi, e di un viaggio che porta l'essere umano a fare esperienza della realtà che lo circonda, superando la paura di vivere un "fuori" a cui non si è abituati, caotico, strano, incomprensibile ma ricco di insegnamenti. Il protagonista, un bambino dalla tonda testa di legno, ha una particolarità, il suo corpo è una gabbietta in cui vive un vivace ucccellino con un mantello rosso, metafora del suo forte e coraggioso cuore. I due personaggi vivono insieme, facendosi compagnia e condividendo l'amore per la musica, ma un giorno il vento in tempesta spalanca la finestra della loro casa e l’uccellino prende il volo. Il bambino, rimasto solo, è costretto ad uscire fuori dalle quattro mura familiari e dalla sua quotidiana routine per cercarlo, per riportarlo (e non rinchiuderlo) dentro di sé. 

OUT è una favola, una storia per bambini ma anche e soprattutto per adulti. La sua struttura mostra elementi collegati al rito di iniziazione: il protagonista esce dalla sua casa ed entra nel mondo, e perdendo per un po' le proprie sicurezze incomincia a vivere. In questo essere nel mondo il protagonista fa esperienza dell'altro, attraversa città, incontra persone che non sanno ascoltare ma anche vecchie donne che lo arricchiscono con il racconto della propria storia, incontra animali e scopre l'infinita bellezza della natura (il bosco e il fiume/mare), superando le sue piccole grandi sfide per ritrovarsi. 

Come in ogni favola che si rispetti, anche OUT si propone un intento moralistico-didascalico, invitando a gettare sempre il proprio cuore più il là, superare i propri limiti per vivere pienamente. Il linguaggio poetico trasporta il pubblico in una dimensione onirica, trasmettendo il suo messaggio universale attraverso l’uso di archetipi. 

L'aspetto drammaturgico è bilanciato con la creazione continua degli spazi, aggiungendo dinamicità alla rappresentazione. Lo spettacolo appartiene alla forma di teatro/performance definito "puppetry" e la resa scenica si compone di diverse tecniche (marionette a filo, da tavolo e di grandi dimensioni, ombre, sagome di carta, oggetti), dove i pupazzi vengono manovrati senza il tentativo di nascondere l’operatore allo sguardo del pubblico e molta attenzione viene dedicata all'estetica della rappresentazione che trae ispirazione dall'arte pittorica contemporanea, in particolare da artisti come Mondrian, Calder, Rotkho, Folon, Steinberg, Escher. 

La messinscena parla al cuore e scuote la nostra sensibilità, suscitando la meraviglia negli occhi di chi guarda. E' uno spettacolo dalla breve durata, ma ricco di luci e ombre, suoni, forme, oggetti che si animano, colori, e messaggi. Cattura l'attenzione, fa sorridere, riflettere ed emoziona. E' poetico e comunicativo. Non a caso UnterWasser, lo stesso nome che la compagnia ha scelto di darsi, significa "sott’acqua”, con riferimento al bacino di ricerca teatrale dove si indagano le potenzialità poetiche, evocative e comunicative del teatro di figura e allo stesso tempo "sott'acqua" si riferisce anche a tutto il nostro sommerso, la nostra parte oscura, profonda, densa. 
Se lo spettacolo è, dunque, la storia di un viaggio, quello del suo protagonista nel mondo, è anche la storia del viaggio che il bambino di legno ha fatto e ancora fa compiere alla compagnia che lo ha prodotto, in Italia e in Europa, riscuotendo ovunque un successo di critica e di pubblico.

Info

OUT
Teatro dell'Orologio
17 e 18 dicembre 2016
Sala Orfeo

Drammaturgia, regia, costruzione pupazzi, scene, costumi, suoni Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti, Giulia De Canio.
con Aurora Buzzetti, Giulia De Canio, Stefan Andrei Balan
Produzione UnterWasser / BluTeatro

PH: Manuela Giusto

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