OPZIONE SMART@Non è un teatro per giovani: Devi soltanto scegliere

OPZIONE SMART andato in scena dal 19 al 22 maggio al Teatro Studio Uno per la rassegna NON È UN TEATRO PER GIOVANI, dedicato al dialogo e al confronto tra generazioni di artisti, dal 12 maggio al 5 giugno al Teatro Studio Uno. Una commedia di Carlo Galiero con Piero Cavalcanti , Carlo Galiero e Chiarastella Sorrentino; una giovane compagnia di attori della compagnia H2O non potabile.

Si presenta così la risorsa numero 27, con un grosso fiocco verde in testa, senza espressione in volto e con il corpo rigido, come un robot, come un oggetto inanimato, semplicemente un prodotto. È lei l‘opzione smart’ (una simpaticissima e brava Chiarastella Sorrentino) scelta dal giovane cliente in cerca dell’;amore assoluto presso l’agenzia Love production e associati. Una donna ideale in carne e ossa, che sa parlare di filosofia e dei massimi sistemi e che sa fare tutto, tutto quanto richiesto dal cliente. Un amore eterno da catalogo, da scegliere in base ai propri gusti e per il quale gli optional ‘stare zitta’ e ‘carattere’ sono extra, mentre il tipo di relazione è, invece, a totale discrezione del cliente.

OPZIONE SMART è una commedia leggera, simpatica e divertente la cui scrittura si rivela abbastanza scorrevole anche se il protagonista (Carlo Galiero, autore e attore), il cui lavoro è quello di testare la capacità contenitiva dei pannolini, abusa della similitudine tra il grado di assorbimento dei pannolini e l‘incompetenza del venditore nel fare il suo lavoro, facendola risultare così, alla terza risata, pleonastica.
Il nostro cliente disegna con la mente la sua donna ideale, però chiede che l’amore sbocci in modo casuale, e conflittuale, come accade per i grandi amori. Ma ‘business is business’ e l’unico obiettivo del “love coach” (un simpatico ma ancora acerbo Piero Cavalcanti) è la firma del chilometrico contratto che sarà siglato solo nel momento in cui il cliente sarà sicuro della scelta fatta, ovvero dopo il primo appuntamento.

Tutta la commedia si gioca intorno ad un tavolo: quello dell’agenzia e quello della casa del cliente, dove avverrà il primo incontro della coppia e sul quale sarà servito il menu compreso nell’offerta smart. Una cena divertente che, a causa di alcune informazioni sbagliate fornite dal love coach alla risorsa, sarà più volte interrotta e ricominciata daccapo, perché non rispondente alle richieste espresse dal cliente.
Un testo senza grandi pretese ma che ha proposto in modo ironico il tema della donna ‘customizzata’ (adattata alle esigenze e alle aspettative del cliente) che ha un senso più profondo, che affonda le sue radici nella modernità e che nasce dall’incapacità di creare relazioni forti e stabili richiamando alla mente il concetto baumaniano di “amore liquido”: la fragilità dei legami affettivi , relazioni sentimentali fugaci, fragili, effimere e incerte, frutto del consumismo imperante nella società, che ha trasformato l’uomo in un individuo mosso esclusivamente dall’irrefrenabile impulso di possedere ciò che lo attrae.
Nulla è per sempre, nemmeno un opzione smart, che si rivelerà un amore part-time: per tutta la vita ma solo nei giorni pari. E fa riflettere, infine, anche la motivazione che si nasconde dietro alla scelta di una donna di intraprendere un lavoro come quello di risorsa smart: la nostra Opzione è una donna che decide di non prendersi la responsabilità della propria vita perché costa credere in qualcosa in cui spendersi fino in fondo e da rincorrere per tutta la vita. Scegliere è difficile, più semplice è che siano gli altri a scegliere per noi.

Prossimamente al Teatro Studio uno per NON è UN TEATRO PER GIOVANI

26-29 maggio | Sala Teatro
Guardate il Pazzo

regia Luca Pastore
con Dimitri D’Urbano, Antonio Pastore, Claudio Filardi, Jawad Moraqid, Sharon Alessandri, Miriam Messina, Ludovica Avetrani

In scena un uomo rinchiuso in un manicomio dice di essere Gesù e racconta la sua storia facendola vivere al pubblico oltre che con le sue parole anche grazie alla presenza di altri uomini che di volta in volta impersonano i vari personaggi con cui interagirà: Maria e Giuseppe; Pietro, Giuda e Maria Maddalena; Ponzio Pilato, Erode e il Fustigatore. La storia trova le sue radici in ciò che si conosce nell’antico testamento della Bibbia, tutto il percorso però viene riletto, integrato con ciò che è scritto in alcuni dei vangeli apocrifi e dove ciò è stato utile o necessario è stato inventato nella parte drammaturgica della scrittura dello spettacolo. Una ricerca su quello che poteva essere Gesù Cristo uomo, con i difetti e le debolezze di un essere umano.

2-5 giugno |Sala Specchi
Fin

di e con Alessandro Businaro e Barbara Venturato

“FIN.” non è soltanto una conclusione, un punto d’arrivo da cui non v’è più partenza. E’ precisamente il momento che lo precede. E’ un combattimento faccia a faccia, uno scontro all’ultimo sangue in cui le parole divengono come vere e proprie lame affilatissime che trafiggono senza pietà il corpo avversario. Un uomo e una donna, una luce glaciale e il palco vuoto che da anni li ha visti condividere tutto, anche la stessa professione di attori. Tra di loro però qualcosa è cambiato, e cambierà, profondamente. Niente mezze misure o eufemismi nel rispettivo flusso di considerazioni e accuse, che invece viene lasciato scorrere a ruota libera, trasformandosi in una terribile tempesta che stravolge e spazza via le sicurezze prima dell’uno e poi dell’altro, ogni volta impotente nel reagire rispondendo all’istante. Il fascino e il dramma di come un uomo e una donna, “lui” e “lei”, non possano inevitabilmente essere più gli stessi quando si giunge alla “cesura di un amore”.
 

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