OPERA SENTIMENTALE @ Teatro Brancaccino: una fiaba macabra in Salotto

Matteo Angius, Riccardo Festa e Woody Neri portano in scena al Teatro Brancaccino, il 22 ottobre, “OPERA SENTIMENTALE” di Camilla Mattiuzzo, che con questa sceneggiatura ha vinto il bando Network Drammaturgia Nuova 2016/17. Lo spettacolo è presentato nell'ambito di Festival Teatri di Vetro 11.

OPERA SENTIMENTALE  è la storia di una famiglia composta da padre, madre, tre fratelli e il nonno. Si svolge quasi interamente nel salotto di casa dove i tre attori, che interpretano uno dei sei ruoli alternandosi, ripercorrono episodi di scene familiari ironiche e decisamente atipiche e poco connesse tra loro.  È una successione di mini capitoli che costruiscono le identità dei personaggi, una caratterizzazione che segue un filo evolutivo che favorisce  l'inserimento nello spettacolo non solo degli spettatori, ma anche degli attori. Nelle prime scene si muovono sul palco e parlano tra loro come se stessero facendo delle prove; questa caratteristica si perde gradualmente proprio grazie al processo di delineazione dei personaggi e al chiarirsi della storia.

La serie di episodi, tendenzialmente comici culminano con la celebrazione del rito funebre del nonno, scena patetica descritta da una penna cinica che introduce il tema della morte. Poi arriva quella del padre e, nel finale, un lungo monologo della madre sulla caducità del tutto, un elenco di oggetti, emozioni e persone che come tutto il resto scorrono nel corso della vita.

 

Il trio degli attori funziona alla perfezione, affrontano con brillantezza la parte comica e calcano le scene con una professionalità e una competenza che lasciano lo spettatore soddisfatto.

La scenografia è molto originale: protagoniste della prima scena tre piccole bare nere che introducono in un'ambientazione macabra e lasciano immaginare uno dei fili della narrazione. Nel corso dello spettacolo, in modo geniale le tre bare prendono le forme dei mobili, esorcizzando adesso il tema della morte.

OPERA SENTIMENTALE è uno spettacolo che intrattiene, ma che alla fine lascia a mani vuote. Si presenta come un'opera molto complessa e ambiziosa perché ha in sé diversi elementi.

Gli attori, ad esempio, in alcune scene indossano maschere di porcellini o di lupi: tale immagine rimanda immediatamente alla fiaba dei “Tre porcellini”, il tema quindi sembrerebbe essere quello di tre fratelli e del loro percorso di crescita, che però è rappresentato sempre in modo sconnesso e poco costante.

La famiglia resta solo il contesto in cui si svolge l'opera, non si entra particolarmente nelle dinamiche relazionali ma si rimane in superficie con quelle individuali.

Il tema della morte viene affrontato in modo molto crudo e freddo, la tragicommedia qui inciampa in vari momenti perché la parte comica prevale troppo su quella tragica. Nei monologhi la tragicità cerca di emergere, ma resta sempre un lampo che illumina il tema per qualche secondo rigettandolo poi nel buio.

Molti, quindi, i fili lasciati in sospeso, ma in ogni caso legati molto bene sul palco dalla bravura degli attori. È uno spettacolo che lascia aperti molti spunti di riflessione e forse si rimane un po' delusi proprio per le tante strade aperte e non concluse.

Info:

OPERA SENTIMENTALE di Camilla Mattiuzzo

progetto registico Matteo Angius e Riccardo Festa

con Matteo Angius, Riccardo Festa e Woody Neri

prodotto da 369gradi con il sostegno di MIBACT e S'ILLUMINA – Siae

22/10/2017  Teatro Brancaccino, Via Mecenate, 2, 00184 Roma RM

 

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