OLTRE IL MURO @ Spazio18b: la speranza al di là  del confine

In occasione del trentennale dalla caduta del Muro di Berlino, ha fatto il suo debutto al teatro Spazio 18b OLTRE IL MURO di Massimo Roberto Beato, visionaria rappresentazione delle tensioni sociali del Novecento proiettate in un futuro distopico dove la realtà sociale pare non conscia degli errori del passato e resta purtroppo fedele negli anni a venire alla mediocrità del presente.

La cornice vintage dello Spazio 18b, nel cuore della Roma popolare del quartiere della Garbatella, ben si presta a questa amara rievocazione di un passato non poi così lontano; le fattezze stesse del teatro in piena cultura OFF, il suo mobilio retrò, la sua furniture anni ’80 sembra quasi voler anticipare il filo conduttore dello spettacolo stesso e accompagnare lo spettatore fin dentro la scena con un pregevole risultato.

I fatti sono trasposti in un futuro non molto lontano nel quale le poche potenze mondiali che sono riuscite a resistere alle catastrofi naturali, indirettamente responsabili dell’estinzione di popoli interi, si trincerano dentro Eutopia, un nuovo Stato protetto da un insormontabile muro con lo scopo di arginare la migrazione delle popolazioni sopravvissute alle carestie e alle pestilenze.
L’ingresso ad Eutopia, unica salvezza e via per la sopravvivenza per la giovane serba Dunja e il russo Aleksey, è subordinato ad un coefficiente di accessibilità personale, di fatto strumento nelle mani dei potenti per eseguire una capillare pulizia etnica.

Vere e proprie prove di attori i dialoghi e le lunghe sessioni gestuali, che assumono un ruolo centrale nella struttura drammaturgica dell’opera, celebrati in maniera degna di nota da Sofia Chiappini e Pavel Zelinskiy; alla efficace capacità della Chiappini di arrivare spesso alla quarta, seppur a tratti non palpabile e sfuggente, si contrappone la straordinaria presenza scenica di Zelinskiy che, di fatto, su questo testo, andava sul velluto.

La carica emotiva in capo ai personaggi viene amplificata da un palco povero di elementi scenici col chiaro intento di interpretare l’asettico e sterile contesto sociale di una comunità assoggettata ad un regime totalitario, fine escamotage drammaturgico per far emergere un lampante parallelismo tra il Muro di Berlino e l’adiacente autoritarismo sovietico da un lato, e un futuro che sposa e realizza l’odierna “cultura dei muri” che la società contemporanea oggigiorno ripropone quotidianamente con atteggiamenti sociali di chiusura al diverso e all’estraneo.

Nel concreto, probabilmente, queste interessanti sfumature risultano erose da una marcata presenza del fantascientifico che compromette la collocazione temporale di riferimento, una incertezza accentuata dalla presenza di elementi di scena forse non indispensabili all’opera (l’utilizzo di apparecchi elettronici anni 90 che dovrebbero assumere le sembianze sulla scena di dispositivi futuristici.

Un plauso, invece, alla raffinatezza dei movimenti e allo spessore della gestualità che risultano essere anche più efficaci di alcuni passaggi dialogici complessi e forse un po’ troppo didascalici.

Nello svolgimento della rappresentazione, il ponte tra XX e XXI secolo si profila chiaramente sotto i medesimi aspetti, seppur riattualizzati: il fenomeno migratorio come terreno fertile per l’intolleranza, il protezionismo come accomodante soluzione per la tutela apparente della propria comunità, il disprezzo delle esigenze umane di chi ci sta accanto ma che non riconosciamo più come uguale a noi.

OLTRE IL MURO funziona bene nella diffusione di un messaggio socio-politico importante che, seppur con qualche impasse espositiva e a tratti con difficoltà, nel complesso raggiunge gli spettatori e li coinvolge fino al suo sensazionalistico finale.

INFO:

OLTRE IL MURO

Dal martedì al sabato ore 21.00, mercoledì e domenica ore 18.00

Biglietti :   intero   15   Euro,  ridotto   12   Euro,  promozione  10   Euro   (martedì, mercoledì e giovedì).

Tessera associativa semestrale 3 Euro.

Nel foyer dello Spazio 18B , durante i giorni di replica, sarà esposta

l’opera di Lydia Predominato  Le valigie dell’anima

TEATRO SPAZIO 18B, via Rosa Raimondi Garibaldi 18B

 

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