OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE@ Teatro Lo Spazio: Chi dice donna dice coraggio!

Splendido spettacolo quello in scena al Teatro Lo Spazio dal 9 al 21 febbraio “OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE” di Mirella Taranto, diretto da Paolo Triestino, sulla storia di Lea Garofalo, uccisa a 35 anni dal suo ex compagno, per aver osato pensare e decidere per suo conto, disubbidendo così a regole mafiose, ataviche, che vogliono il gentil sesso, non solo gentile, ma sordo, cieco, muto, e possibilmente avulso da qualsiasi tipo di riflessione che non sia l‘assenso incondizionato alle scelte scellerate dei loro uomini. Mafiosi.

La scena è una sala da pranzo anni’50, sulla sinistra una madia e una macchina del gas, al centro un tavolo di noce massiccio con quattro sedie intorno, e sulla destra una sedia a dondolo con sopra l’immancabile copertina. La musica che introduce la storia è “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, ma il blu che ci viene narrato dall’attrice è quello del mare di Calabria, che non è verde, non è azzurrino, ma è proprio blu, al massimo qualche volta può sembrare smeraldo, ma definitivamente è blu.
Sara è la figlia di Lea, che è tornata, dopo anni di esilio volontario, alla sua terra, a quella di sua madre, dei suoi avi, ma che non riesce a fare sua, e racconta, racconta come un fiume in piena l’amore che si sono donate queste due giovani donne, Lea l’ha avuta che non aveva ancora 18 anni, una amore forte e disperato senza riserve che è cresciuto insieme a loro. E mentre le sue parole ci catturano completamente, cucina una torta, un dolce che le preparava sua madre, con ingredienti classici: uova, farina, latte, zucchero, olio e tanta buccia grattugiata di arancia.

Questo è il miracolo del teatro, sane energie che compiono azioni magiche per farci conoscere storie, vere o immaginate, non importa, tu sei lì che non capisci come hai fatto a farne senza, e ti lasci guidare dalle sue onde sperando che quell’incantesimo non finisca mai.
Federica Carruba Toscano ci dona con grande generosità questa storia che sembra d’altri tempi, ma che non lo è, la sua commozione è così reale che ci entra dentro, e la regia sa essere morbida e forte al tempo stesso.

Le scene e i costumi sono di Lucrezia Farinella, le luci di Gabriele Boccacci, elementi che hanno contribuito alla riuscita di questo gioiello che consiglio vivamente di andare a vedere, per amore del teatro, della verità e per conoscere ancora una volta il coraggio delle donne.


NOTE STAMPA

Sarà in scena al Teatro Lo Spazio dal 9 al 21 febbraio 2016, OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE, scritto dalla giornalista Mirella Taranto, adattato e diretto da Paolo Triestino e interpretato da una intensa Federica Carruba Toscano. Il monologo è dedicato a Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta per mano del suo compagno nel 2009, all’età di 35 anni, per essersi opposta al sistema delle cosche e delle sue assurde regole di vendette e criminalità in cui erano invece avviluppati la famiglia di origine e il compagno. E un omaggio alla sua testimonianza e a quella di sua figlia Denise. Grazie a quest’ultima per l’omicidio della madre in Corte d’Assise sono stati dati 25 anni di reclusione e cinque ergastoli. Uno di questi è stato dato a suo padre. Lo spettacolo ha riscosso grande successo alla Festa del Teatro 2015 di San Miniato.

“Non desiderare mai che una spugna cancelli il passato perché non esistono solventi per il dolore. Puoi solo attraversarlo e capovolgerlo e, se puoi… cerca di salvare sempre quello che l’amore, qualunque amore, è stato in grado di farti fare”.

Un testamento spirituale, un messaggio di vita, è tutto quello che Lea lascia a sua figlia, anzi una testimonianza nello spirito, ma anche nella carne, che sua figlia vive a ritroso quando rivede la Calabria. Una terra di cui è figlia ma che non riconosce e da cui non è riconosciuta.
Ogni volta che guardi il mare è la storia vera di una donna che diventa madre, scopre le corde più profonde della sua anima e mette in discussione tutta la sua vita. Per non portare sua figlia a visitare suo padre in carcere, per non esibirla come un trofeo nei parlatori del penitenziario, perché sua figlia non li vivesse come “normali” e non crescesse pensando all’illegalità come a una condizione di vita, subisce la scomunica della famiglia ed è costretta a fuggire con la bambina e a difendersi diventando una testimone di giustizia. Una fuga che le costerà un esilio di anni, di privazioni e di isolamento per sé e per la figlia, che crescerà nel nord nascondendosi continuamente, costretta sin da piccola a un’altra identità.

Ogni volta che guardi il mare è però anche la storia di quella bambina, diventata adulta, e della sua coscienza che dolorosamente riaffiora fino a chiedere e ottenere giustizia nel nome del sacrificio di sua madre. È il racconto di un reciproco perdono nel segno dell’aver capito che dietro ogni dolore e dietro ogni assenza c’era solo il desiderio di dare alla vita un senso, un valore. Affrontare il tema dell'illegalità, dei senza legge, in una terra baciata dal sole e percorsa dalla violenza. Mirella Taranto riesce a disegnare, lontana da ogni retorica e da ogni facile atto d'accusa, un ritratto di donna (anzi, di due) inaspettato, poetico ed epico, spiritualmente laico eppure così terrigno, come solo chi ama la parola e le proprie origini riesce a restituire. Da parte mia, insieme ai miei collaboratori, ho cercato di evitare la retorica che, in questi casi, inevitabilmente tende a sedurre. Palcoscenico e mare, profumo di forno acceso e poche cose ancora ad indicare una casa in cui, da bambini, si andava a ridere d'estate.

Info:
9 | 21 Febbraio 2016
Diaghilev in collaborazione con Fiore & Germano presenta
OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE
di Mirella Taranto
con Federica Carruba Toscano
adattamento e regia Paolo Triestino
scene e costumi Lucrezia Farinella luci Gabriele Boccacci

Teatro Lo Spazio
 – Via Locri, 42/44, Roma RM, Italia – Telefono: +39 06 7720 4149
Orario: Dal martedì al sabato ORE 21,00 – Domenica ore 17,00
Biglietti: Intero € 12 – Ridotto € 10 + Tessera 3 euro www.teatrolospazio.it/
+39 392 8157943

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