Nel piccolo e caldo spazio di un ex capella trasformata in teatro, un musicista, Sasà Calabrese, inizia a suonare il piano e apre all’entrata di Anna Mazzamauro. Oltre agli strumenti musicali fa capolino sulla scena un set di abiti molto eterogenei.
E proprio questa sarà la forma di questo spettacolo, un monologo finto autobiografico, o forse più la biografia di una carriera più che della persona, composto di diversi ed eterogenei momenti. Nuda e Cruda è lo spettacolo che apre la nuova stagione di Santa Cultura in Vincoli, spettacolo di e con Anna Mazzamauro, per la regia di Livio Galassi e musiche originali di Amedeo Minghi.
Non c’è un vero e proprio filo logico o filo conduttore tra i vari momenti. Si inizia con qualche aneddoto legato al personaggio più noto dell’attrice, quella Signorina Silvani che l’ha resa una delle icone dell’universo del Fantozzi di Paolo Villaggio.
Gli aneddoti diventano sketch, che si mescolano a barzellette. E da li in poi sarà un alternarsi, personaggi, sketch, canzoni esattamente come lei gioca con abiti e accessori, un susseguirsi su cui aleggia un’ombra di Varietà.
Per la maggior parte del tempo ironia e autoironia, ma non mancano un paio di momenti e di personaggi più gravosi e drammatici. Sasà Calabrese, alternando chitarra e tastiera, accompagna, sottolinea e a volte diventa spalla per l’attrice.
Si ride, mentre la Mazzamauro snocciola bravura e presenza scenica, anche se spesso i momenti cantati spezzano il ritmo e l’alternarsi di pezzi senza una logica consecutiva precisa lascia straniti, davanti a qualcosa che non ha una forma compiuta e definita. Sembra di assistere a qualcosa che potrebbe continuare ad libitum o finire in qualunque momento, quasi una forma di strano zapping messo in forma teatrale.
PROSSIMAMENTE per ACTI TEATRI INDIPENDENTI
1-2 DICEMBRE ORE 20:45
CONTRAZIONI
di Mike Bartlett – traduzione italiana Monica Capuani – regia Luca Mazzone – con Viviana Lombardo e Silvia Scuderi – Teatro Libero di Palermo Centro di Produzione Teatrale
Una manager e una sottoposta, una serie d’interviste, una morbosa curiosità che sconfina nell’ossessiva e ingombrante presenza voyeuristica dell’azienda nella vita privata dei propri lavoratori. Tutto questo è “Contractions” un testo asciutto e crudo del giovane e affermato drammaturgo inglese Mike Bartlett (Oxford 1980) – prodotto più volte dalla Royal Court e dal National Theatre di Londra – che mette due donne una di fronte all’altra, in una sorta di intervista dove una è carnefice, l’altra vittima. È un gioco di sottile tensione tra le due che, seppure nella consapevolezza che il potere trasforma le persone a prescindere dalla loro cultura, dal loro credo, dal loro genere sessuale, mette in luce aspetti inconsueti delle relative femminilità che si incrociano, si scontrano.
BIGLIETTO RIDOTTO PRENOTANDO COME LETTORI DI GUFETTO!