La Compagnia Umberto Orsini presenta "Nove", in scena al Teatro Vittoria dal 19 al 24 marzo 2019. Un testo di Edoardo Erba, diretto da Mauro Avogadro con Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio, gli energici protagonisti delle "nove commedie in dieci minuti".
Martedì 19 marzo ore 21:00. Settore B, fila C, poltrona numero 10. È un po' difficile osservare bene il palco da questa posizione, ancor più quando bisogna recensire.
…ore 21:30 circa; si apre finalmente il sipario, sì, ma non del tutto. Abbiamo dovuto aspettare più di metà spettacolo per riuscire ad avere la visione per quel che possibile completa della scena.
Le premesse non state le migliori, ma non hanno comunque ostacolato la nostra curiosità per il testo di Edoardo Erba, che ci era parso interessante, almeno sulla carta: 9 commedie concentrate in dieci minuti, solo due attori in scena a destreggiarsi con la capacità di gestire tempi e caratterizzare i propri personaggi.
Temi e soggetti delle scene sono diversi, ma la costruzione della struttura narrativa è simile: storie semplici e apparentemente quotidiane che si contraddistinguono da finali spesso paradossali, che non ci accompagnano così fluidamente verso la sospensione dell'incredulità. Alcune storie ci convincono, altre meno. Ci sono quelle che seguono la struttura del thriller, come anticipato dal video Gli uccelli di Alfred Hitchcock (video proiettati nell'intervallo tra la fine di un mini-spettacolo e l'inizio di quello successivo), e quella del film drammatico in cui una donna affetta da XP, Xeroderma Pigmentoso, decide di uscire dal buio cui la costringe la sua malattia per vivere anche solo un giorno alla luce del sole, mettendo a rischio la sua stessa vita.
La pièce vuole però essere una commedia, anche se la risata non esce poi così facile (almeno a noi), e gli spunti su cui riflettere rischiano di rimanere appiattiti da una ricerca di comicità forzata e di perferzione stilistica e concettuale che fredda i pensieri ma anche le emozioni.
Non si discute la capacità attoriale dei due protagonisti e la loro presenza sulla scena, soprattutto l'energia di Claudia Crisafio, che ha ben caratterizzato i suoi personaggi. La recitazione, però, è risultata macchiettistica, troppi cliché gestuali.
Credibile, invece, la scenografia, arricchita dai giochi delle videoproiezioni di Mauro Avogadro. Una struttura in tela, che copre quasi l’intero boccascena e composta da due parti mobili con apertura a scorrimento centrale sulla scena. Una scatola nella scatola (cinese), un cilindro da cui l'illusionista estrae con mestria le sue storie e che, richiudendosi, si presenta come uno schermo su cui proiettare video (autoreferenziale il primo, in apertura, negli altri casi forzatamente didascalici: da 8 1/2 di Federico Fellini ai documentari sul Climate Change) che fungono da ponte o collante tra i nove spettacoli.
Il contenitore e la struttura delle scene ci convincono, il contenuto delle storie (e dei video) no. Sarà per questo che lo spettacolo ci è andato "di traverso".
Info
NOVE
dal 19 al 24 marzo al Teatro Vittoria
di Edoardo Erba
con Massimiliano Franciosa
e Claudia Crisafio
regia
MAURO AVOGADRO
Presentato da Compagnia Umberto Orsini
Impianto scenico e visioni Ginevra Napoleoni
Costumi Isabella Rizza
Musiche a cura di Ivan Bicengo Varengo
Foto e grafica Manuela Giusto