E’ in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo fino al 30 Aprile, l’intenso “NOVANTADUE – Falcone e Borsellino 20 anni dopo”, da un testo di Claudio Fava con Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo per la regia di Marcello Cotugno. Si racconta, a 25 anni di distanza dalla morte dei due magistrati, uno dei passaggi più tragici della nostra storia repubblicana: dal Maxi-Processo a Cosa Nostra, alla mancata nomina di Falcone a capo della Procura di Palermo, passando per la trattativa Stato-Mafia, fino alla tragica morte di entrambi i magistrati. Una tragica pagina della nostra Storia e una bella pagina di Teatro, uno spettacolo dalla forte connotazione emotiva, da non perdere.
Tutto viene descritto nei minimi dettagli con una recitazione coinvolgente, emotivamente toccante, fatta di dialoghi intensi dove tutti gli attori sono perfettamente a loro agio nella parte, protagonisti di uno spettacolo che sentono proprio, e che trasmette al pubblico messaggi profondi e toccanti, che ci riguardano, perché sono legati ad una delle fasi più buie della Storia del nostro Paese e che hanno ancora qualcosa da raccontarci.
Ottimamente recitato e curato in ogni aspetto, NOVANTADUE Falcone e Borsellino 20 anni dopo, va dritto al cuore e nell’animo dello spettatore, grazie all’intensità e alla passione degli attori che colma la bellezza del testo messo in scena.
La scenografia, nella sua essenzialità, rispecchia perfettamente i contesti dove si svolgono le diverse scene: il carcere dell’Asinara, l’aula bunker del Tribunale di Palermo, i luoghi delle stragi e degli interrogatori ai capi di cosa nostra.
Gli attori interpretano servitori dello Stato esemplari, meticolosi e ligi al dovere: vengono abbandonati al loro destino da un potere colluso, corrotto, che non ha nessuna volontà di tagliare i cordoni ombelicali con la Mafia dando vita a una trattativa vergognosa con Cosa Nostra che vede protagonisti tutti gli apparati dello Stato, giudici invidiosi e corrotti, ministri, Generali e i Presidenti del Consiglio e della Repubblica.
Lo spettacolo rivive passo passo tutte le fasi salienti di quella Storia, a partire dalla preparazione del Maxi-Processo, svoltosi all’interno del carcere dell’Asinara per motivi di sicurezza: si citano gli interrogatori con i capi mafiosi, i diverbi e gli scontri con il nuovo capo della Procura di Palermo nominato al posto di Falcone allo scopo di depotenziarlo e smantellare il pool antimafia, fino alla tragica morte prima di Giovanni Falcone il 23 Maggio 1992, e poi di Paolo Borsellino il 19 Luglio 1992. A sparire, pochi minuti dopo la strage, anche la famosa agenda rossa di Borsellino (in cui probabilmente erano riportati mandanti, esecutori e tutte le indagini di Mafia in corso e di tutti coloro che si sono opposti a uno Stato onesto, informazioni su un pezzo consistente di classe politica che ha contribuito in maniera rilevante a lasciare soli i servitori più importanti, portando via tutti i segreti di una pagina triste che, forse, non verrà mai riscritta per mancanza di volontà, di prove e di “giustizia”, questa bellissima parola che per Falcone e Borsellino era una ragione di vita.
Novantadue from Media on Vimeo.
Visto il 28 aprile 2017
Info:
dal 28/04/2017 al 30/04/2017 Prosa, Spettacolo
28 e 29 aprile, ore 21
30 aprile, ore 18
BIGLIETTO RIDOTTO A 8 EURO PRENOTANDO COME LETTORI DI GUFETTO: tel 06 98951725 – 06 0608
NOVANTADUE – Falcone e Borsellino, 20 anni dopo
di Claudio Fava
Testo inedito-novità italiana
(in o.a) Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo
allestimento e regia Marcello Cotugno
produzione BAM teatro in collaborazione con:
XXXVII Cantiere Internazionale D’arte di Montepulciano Festival L’Opera Galleggiante
Teatro Biblioteca Quarticciolo