NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO @Scena sensibile: lati deboli di un miracolo

Nella rassegna “Scena sensibile” in corso al Teatro Argot è andata in scena il 23 giugno 2016 “NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO”, monologo dedicato alla giornalista e scrittrice Camilla Cederna. Decenni dell'evoluzione della società italiana visti da una delle prime giornaliste donne.

“NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO”, monologo tratto dai libri della giornalista milanese Camilla Cederna, è portato a Roma dal regista Daniele Filosi e l'attrice Maura Pettorruso che presenta un personaggio raffinato, sensibile e forte. Ma con qualche lato debole. “Il lato debole” era il nome della rubrica che Camilla Cederna scriveva per “L'Espresso”: con scrittura precisa e caustica parlava dei costumi dell'Italia a lei contemporanea, un'Italia del miracolo economico e sociale, criticandone gli squilibri che notava con un occhio spaventosamente attento.

L'interpretazione che ne dà l'attrice è perfetta ma non impeccabile, e lo stesso può dirsi sulla realizzazione dello spettacolo in generale. È uno spettacolo molto forte, ma in alcuni punti sembra che la forza gli manchi.
Dietro allo spettacolo si intuisce un enorme lavoro sul dettaglio, volto a rompere la monotonia che un monologo teatrale spesso rischia. La gestualità dell'attrice, che vive tutto lo spazio del palco spostandosi da un lato all'altro, la sua interazione con l'essenziale mobilio e la minima attrezzatura (penna, quaderno, bicchiere d'acqua), le sue intonazioni, niente è lasciato al caso. Ne deriva uno spettacolo gradevole all'occhio e all'orecchio, intelligente al punti giusto, passionale al punto giusto, interessante e innovativo al punto giusto, ma proprio per questo con un retrogusto di monotonia e di eccessiva precisione.

Se il teatro può avere un accento milanese, è proprio questo il caso. Per fortuna, non è il caso dell'attrice Maura Pettorruso, vivace ed espressiva. Sembra che, imposta a lei, la perfezione calzi poco. È al suo meglio quando è aggressiva, quando è disperata e quando a metà spettacolo si ferma, fa delle smorfie ed esclama “Ho il buco!” (difatti, siamo ancora nel dubbio se fosse un artificio o la reale spontaneità di fatto). Non cerca la somiglianza fisica con la figura storica, anche quella del vestiario è molto convenzionale e, infine non c'è neanche la totale aderenza al personaggio. Per questo il personaggio viene lasciato un po’ sospeso. Non è chiaro come andrebbe presa Camilla Cederna dopo questo spettacolo: non basta per un'icona, non basta per un simbolo – non era né fascista, né antifascista, né un'apripista con grinta di innovazione, né una perfetta borghese, anche se così definiva sé stessa. Indubbiamente la figura messa in scena risulta poco mitizzata e molto prossima al personaggio reale e storico di Camilla Cederna.

Un personaggio troppo normale per farne uno spettacolo teatrale, sufficiente per un documentario. Racchiusa nello spazio stretto e intimo del Teatro Argot, dove il palcoscenico inizia a ridosso della prima fila e lo spettatore si trova a tu per tu con gli attori, “NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO” si avvicina meravigliosamente a un film. La possibilità di vedere perfettamente il volto dell'attrice è una dimensione che questo spettacolo necessita e dalla quale viene, tutto sommato, salvato e impreziosito. Minuta e vivace, Maura Pettorruso sembra abbandonata e persa dietro la scrivania nell'angolo più lontano del palco e si rianima avvicinandosi al pubblico, guardandogli letteralmente negli occhi, gettandogli in faccia le parole di sdegno, strappandogli metodicamente davanti le pagine del giornale, prima di mandarle nel trita­documenti che per tutto lo spettacolo le fa compagnia, incarnando la solitudine di un personaggio troppo fine e onesto per essere davvero amato.

Borghese e intellettuale, ma timido e troppo ben studiato, questo spettacolo non pare che abbia il respiro sufficiente per occupare grandi sale. Ma negli ambienti piccoli e particolari, come il Teatro Argot, nascosto all'interno di un condominio in Trastevere, diventa un'esperienza densa e profonda.

Info:
Immagine 2 tratta dalla Pagina FB dello spettacolo

23 giugno ore 21,00
NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO
uno spettacolo ispirato alla figura di Camilla Cederna
con Maura Pettorruso
drammaturgia e regia Giulio Costa
una co-produzione TrentoSpettacoli/Arkadis

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