Che cos’è un “nesso”? La vita di cui ci ha parlato Alessandro Bergonzoni all'Arena del Sole il 12 gennaio scorso, scrittore e attore prevalentemente comico bolognese, è strutturata come un tessuto, dove tutti gli uomini si legano fra di loro con delle corde, rimanendo così attorcigliati e creando un nesso fra di essi.
Sono questi stessi collegamenti che simboleggiano la necessità assoluta di rimanere in contatto con altre vite, altri obiettivi, per fare in modo di poter intraprendere strade che vanno oltre le nostre possibilità e che ci portano verso una coscienza collettiva del mondo.
Bergonzoni, unico attore di tutto lo spettacolo, ha creato una scenografia particolare utilizzando tre culle termiche, che rispecchia il tema di tutto il suo discorso, un monologo che verte sulla vita e sulla morte, sui nessi che sviluppiamo durante la vita e su quelli che la morte ci ha impedito di tessere.
Ironico come sempre, il discorso è totalmente costruito intorno a giochi di parole, come un fiume di pensieri che scorre senza sosta, dove la stessa parola, con un certo tono o un significato differente, oppure le stesse sillabe ma separate, aprono e chiudono altre riflessioni.
Si passa da argomenti comici a situazioni problematiche della vita reale, in un via vai di concetti, a volte anche solo accennati, che però riescono sempre a trasmettere un messaggio importante.
Bergonzoni presenta agli spettatori un viaggio nella sua mente, nella frenesia che è presente nel cervello di tutte le persone.
Uno spettacolo coinvolgente, divertente e pieno di significato, che spinge a riflettere sul mondo che abbiamo attorno, ad esplorarlo, finché si rimane nella categoria dei “viventi”, come ci spiega Bergonzoni, perché morire è facile, il difficile è vivere.
“Sono tutti pronti a morire, ma quand’è che viene fuori qualcuno pronto a vivere?”
NESSI
Di Alessandro Bergonzoni
Diretto da Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
Spettacolo del 12/01/2017