MISERIA E NOBILTà€ @ Teatro delle Muse: risate da una Roma sparita

E’ in scena al Teatro delle Muse fino al 9 Aprile MISERIA E NOBILTÀ celebre commedia napoletana di Edoardo Scarpetta trasposta in dialetto romanesco da Pietro Romano che con la sua bravura riesce a regalare al numeroso pubblico presente in sala una comicità elegante, ricca di colpi di scena dove tutti gli attori eseguono alla perfezione il proprio ruolo contribuendo in maniera determinante alla riuscita dello spettacolo.

Pietro Romano da vero mattatore si muove con disinvoltura sul palcoscenico, riuscendo a improvvisare con naturalezza battute fuori copione attraverso un'osservazione costante su quello che accade in sala, scrutando le reazioni del pubblico e i loro gesti che in pochi secondi vengono integrati con una splendida ironia allo spettacolo, offrendo dei dialoghi esilaranti come solo i grandi attori riescono a fare.

Lo spettacolo si svolge in due atti e racconta la storia di Felice Sciosciammocca interpretato da Pietro Romano, sfortunato scrivano che durante la giornata non riesce a guadagnare nulla costringendo la figlia adottiva Pupetta (Beatrice Proietti) e la compagna Bruttia (Marina Vitolo) a una vita di fame e carestia fino a quando il suo amico principino Eugenio (Edoardo Camponeschi) gli propone di fingere di essere suo padre, il Principe per andare al palazzo di Appio Gaudio (Valentino Fanelli) a chiedere in sposa sua figlia Gemma (Eleonora Manzi). Durante la messa in scena, nel bellissimo palazzo ritrova sua moglie Rosa, (Francesca La Scala) governante della famiglia Gaudio.

Fra un colpo di scena e l’altro tutti i protagonisti ritrovano la felicità e riescono a ottenere quello che avevano sempre sognato. La storia ricalca alla perfezione il testo originario di Edoardo Scarpetta e la trasposizione in dialetto romanesco è figlia dell’amore per le sue origini e per la sua città; il suo essere istrionico e coinvolgente è la ciliegina sulla torta a uno spettacolo godibile ed esilarante. Perfettamente curata la scenografia dove nel primo atto viene rappresentata la modesta casa di Felice arredata con un tavolo, due sedie, una credenza, un baule, la porta d’ingresso e la finestra dove a sera Bruttia e Pupetta attendono speranzose il ritorno di Felice.
Nel secondo atto viene rappresentato il lussuoso palazzo di Appio Gaudio con un bellissimo divano, diversi ritratti, credenze, addobbi floreali e oggetti in argento dove si svolgono le scene più comiche dello spettacolo.

La storia rimane forte della comicità originaria portata al cinema dal grande Totò, ricca di spunti sulle classi sociali, i caratteri umani e le introspezioni di ogni genere.

Visto il 5 aprile 2017
Info:
Dal 29/03/2017 al 09/04/2017 – TEATRO RM
PIETRO ROMANO in MISERIA E NOBILTA'
Luogo : Teatro delle Muse, Via Forlì, 43 
Città :ROMA 
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