Serata unica martedì 21 giugno al Teatro Argot, per l’ottavo spettacolo della rassegna “Scena Sensibile”, “MEDEA E IL SUO INCONSCIO” di e con Esnedy Milan Herrera, adattamento drammaturgico e regia di Serena Grandicelli.
Un viaggio tormentato nel mondo della Moda, da dove proviene l’autrice, che con questo spettacolo ricco di profondità e sfaccettature, ha voluto raccontare pressioni e angherie subite da giovani donne che, affascinate da questo universo, confondono il tutto con il niente, inseguendo canoni di bellezza completamente fuori dalla realtà.
La scena appare desolata, la protagonista in pigiama a righe è adagiata su due cubi, il viso triste è alla ricerca di risposte che fatica a trovare, la circondano i più disparati oggetti: scarpe con tacchi altissimi, strani e inquietanti prodotti dimagranti.
Il monologo è un dialogo con la parte più intima e segreta di se stessa, prigioniera di qualcosa che fatica a comprendere, annaspa, narrando della sua vita che appariva meravigliosa, ma che essendo priva di solidi fondamenti si rivela ogni giorno più disperata. Come una Medea innamorata di Giasone e della vita che la travolge, perde completamente il senso del bene e del male.
Esnedy Milan Herrera, testimone di troppe vite spezzate, ha lanciato una petizione al nostro Ministro della Salute: “Chiedo una legge che proibisca che le ragazze anoressiche siano un esempio di bellezza per le nuove generazioni, in Israele, qualunque editore, stilista o agente che lavori con ragazze troppo magre è passibile di denuncia, i cittadini e le famiglie possono trascinare in tribunale chiunque sia ritenuto responsabile di diffondere immagini che istighino all’eccessiva magrezza”.
Il teatro da sempre, veicolo di denuncia di malesseri sociali, in questo caso ha colpito nel segno, con tutte le difficoltà di mettere in scena verità scomode e trascurate, ha voluto far emergere dalla confusione in cui viviamo un problema gravemente ignorato.
Diretta con cura ed eleganza da Serena Grandicelli, l’attrice ha faticato parecchio per dosare l’emozioni che l’hanno portata a scrivere di questo vissuto doloroso, ma l’aiuto del violino di Ana Cristina Martinescu ha saputo mettere insieme tutti i pezzi del mosaico, tra narrazione e realtà, come spesso la musica bella sa fare.
E se ancora non l’avete fatto firmate la petizione per favore!
Info:
21 giugno ore 21,00
MEDEA E IL SUO INCONSCIO
di e con Esnedy Milan Herrera, regia Serena Grandicelli
abiti di scena Mgda Accolti Gil
assistente regia Camille Crescentini
movimenti Giovanna Sumo
E PROSSIMAMENTE a LA SCENA SENSIBILE (vedi il CALENDARIO COMPLETO)
24, 25 e 26 giugno ore 21,00
MONOLOGHI DELL'ATOMICA
Dramma di e con Elena Arvigo, testo ripreso dai racconti di Kyoko Hayashi e Svetlana Aleksievich.