Bologna, una domenica piovosa, una sala gremita ai Teatri Di Vita accoglie uno spettacolo basato su una storia vera, un crudo racconto energico, forte, storico e politico “Mar Del Plata”, la storia di questi ragazzi “gli angeli del rugby” che osarono sfidare il regime dittatoriale argentino. Il testo teatrale è di Claudio Fava (politico, sceneggiatore, scrittore, David di Donatello per la sceneggiatura della pellicola “I cento passi” ) con la regia di uno dei più brillanti registi teatrali degli ultimi anni Giuseppe Marini.
Siamo nel 1978, è una storia vera quella di questi ragazzi della squadra “La plata rugby”, giovani che con l’esuberanza e la forza della giovinezza sfidano il regime militare argentino con 10 minuti di silenzio per i compagni scomparsi prima delle partite , con domande, con nascoste riunioni di sindacati; e per questo a mano a mano in un susseguirsi di torture. Interrogatori. Minacce. Vengono sterminati uno ad uno. Scelgono di restare non scelgono l’esilio, scelgono di giocare il campionato fino alla fine, fino all’ultima partita, scelgono l’Argentina e la loro visione di libertà, e questa storia politicizzata ma mai retorica è questo: un inno alla libertà di pensiero, all’indipendenza, all’emancipazione mentale e fisica.
Solo Raul Barandiaran (Giovanni Anzaldo) sopravviverà alla tragedia, fuggirà e diventerà il nostro testimone di questa corsa contro l’oppressione e la dittatura, molto toccante la sua interpretazione in conflitto perenne tra il conformismo,la sopravvivenza e la lotta; decide di scappare alla fine, decide di custodire il ricordo, decide di raccontare la violenza, le torture subite, diventando oggi un chiaro testimone della tragedia argentina dei desaparecidos (persone che furono arrestate per motivi politici, o per atti ritenuti anti governativi dalla polizia del regime militare argentino e delle quali si persero le tracce).
Un cast validissimo, bravi nel ritmo vocale, ottimi nella fisicità dei movimenti, perfezione dialettica anche durante i momenti di ginnastica e riscaldamento, spettacolo che si è aggiudicato il Premio speciale Persefone "Carmelo Rocca” 2016 come “migliore spettacolo di autore contemporaneo” sicuramente meritato. La scenografia molto credibile un palco a due piani, polifunzionale spogliatoio per caricarsi, confrontarsi prima di una partita e prigione per gli interrogatori, interessante perciò questi piani diversi di ascolto, nella parte superiore dove si alternano i ragazzi ed i loro ideali ed il potere militare i dittatori e i colonnelli.
Da sottolineare nonostante la tematica poteva risultare violenta, politicizzata, il testo è a tratti delicato, una mesta rassegnazione agli eventi che stanno accadendo e soprattutto adatto a tutte le età, la sala è piena di ragazzini appassionati alle vicende, di un paese lontano ma non troppo, in un tempo lontano ma in realtà recente e purtroppo piuttosto attuale; un testo sulla libertà perciò che condanna il populismo, l’oppressione ed ogni sorta di fanatismo
Info
MAR DE PLATA di Claudio Fava
visto il 5 febbraio a Teatri di Vita
con Claudio Casadio, Giovanni Anzaldo, Fabio Bussotti, Andrea Paolotti, Tito Vittori
e con (in ordine alfabetico) Edoardo Frullini, Fiorenzo Lo Presti, Giorgia Palmucci, Alessandro Patregnani, Guglielmo Poggi
scene Alessandro Chiti
disegno luci Umile Vainieri
costumi Sabrina Chiocchio
regia di Giuseppe Marini
uno spettacolo co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori
con il patrocinio istituzionale di Ambasciata Argentina in Italia
e Federazione Italiana Rugby
in collaborazione con Amnesty International – sezione italiana