MAN RAY – IL GENIO IRRIVERENTE@Teatro Palladium: la vita e l’opera di un “enfant terrible”

Al Teatro Palladium si è tenuta, il 5 marzo, la lezione-spettacolo di Patrizia Genovesi su Man Ray. Con l’aiuto delle slide, la docente, videoartista e fotografa, ha iniziato a raccontarci la biografia dell’artista americano, il cui vero nome era Emmanuel Rudzitsky.

Fin da bambino molto curioso e creativo, Man Ray incontra ben presto sul suo cammino i dadaisti. Le avanguardie primonovecentesche sono state originate, spiega Patrizia Genovesi, da diversi fattori, tra cui l’insoddisfazione degli artisti verso le vecchie forme che non erano ormai più in grado di esprimere il loro modo di sentire, le nuove scoperte tecniche come la fotografia e il cinema, le nuove concezioni sull’uomo e sul mondo derivate dal darwinismo, dalle teorie di Einstein e dalla psicoanalisi e il rifiuto della razionalità che, nel suo utilizzo esasperato, è stata una delle cause che hanno portato alla prima guerra mondiale. Man Ray fu amico e ammiratore di Pablo Picasso e Alfred Stieglitz.

Durante la narrazione, su uno schermo vengono proiettate le immagini delle opere menzionate. Tra quelle di Man Ray possiamo osservare “Revolving doors”, “A.D. 1914”, alcune fotografie solarizzate e alcune rayografie, alcune aerografie e alcuni assemblaggi, la celeberrima fotografia ritoccata “Violon d’Ingres” che ritrae di spalle la modella Kiki, con cui ebbe un’appassionata storia d’amore.
L’artista, trasferitosi a Parigi nel 1921, si dilettava anche con il cinema: “giocava con la pellicola come i bambini con gli oggetti”. Come ci illustra Patrizia Genovesi, l’attitudine artistica di Man Ray è caratterizzata da questa componente di ricerca giocosa, applicata a tutti i tipi di opere da lui realizzate.

Pur non essendo un vero e proprio “spettacolo teatrale”, il luogo si rivela adatto allo svolgimento di una lezione di storia dell’arte e la relatrice/performer, con i suoi modi di fare simpatici e brillanti, riesce a tener desta l’attenzione e a farci immergere nei processi creativi di uno dei più grandi artisti d’avanguardia del Novecento.

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