Uno spettacolo colto e raffinato, è in scena al Teatro India dal 19 al 24 aprile, “MAGDA E LO SPAVENTO", tratto dalla trilogia “Innamorate dello spavento” di Massimo Sgorbani, drammaturgia di Francesca Garolla, regia di Renzo Martinelli, suono dal vivo di Fabio Cinicola, luci di Mattia De Pace, con Federica Fracassi (che abbiamo intervistato su questo spettacolo) e Milutin Dapcevic, nei panni di Magda Goebbles e di Adolf Hitler.
Un’impossibile e visionaria conversazione ad altissimo livello, si consuma nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, a rendere ancora più surreale e pazza questa dissertazione, è farlo attraverso i personaggi di Walt Disney, Biancaneve i sette nani e il mondo sereno di Topolino.
I due attori vestiti come a un ballo nelle favole si muovono a scatti, quasi come burattini o marionette, volteggiando e ballando il tip tap su una pedana di vetro, discorrendo di razze superiori, e di tutti gli altri poveretti comuni mortali che non potranno mai accedere all’Olimpo degli ariani, dei prescelti.
Raccontata in maniera disinvolta da due mostri di bravura che non si sono risparmiati, la storia è coadiuvata da una scenografia straordinaria: in fondo al palcoscenico tre grandi strisce rettangolari argentate e in mezzo un ventilatore come a simboleggiare il vento che passa e che cambia la storia. Tra il pubblico e gli attori c’è un velatino che ammorbidisce la visione, e sul quale viene proiettato “l’occhio di bue” che ricorda proprio Walt Disney e Topolino in “Fantasia”, e il gioco di luci e ombre dei personaggi che complottano e ballano, si ripete.
Gli altri due spettacoli della trilogia di Sgorbani sono: il primo “Blondi” pastore tedesco femmina di Hitler, destinata a morire per prima nel bunker, il secondo “Eva Braun”, tutte e due insieme a "Magda" amavano la ferocia e il fascino che questa provocava, difficile da capire forse per qualcuno, ma comprensibile per altre sedotte da quel tipo di grandezza irraggiungibile, e compiaciute e meravigliate di potersi considerare “amate”, ma noi sappiamo che non si parla d’amore ma di giochi di potere perversi capaci di annullare le menti perché oramai è appurato, il male è banale.
Un fiore all’occhiello nella programmazione del Teatro di Roma, interpretato e diretto con precisione, testa e cuore, consigliamo di non perderlo.
Info:
dalla trilogia Innamorate dello spavento di Massimo Sgorbani
regia Renzo Martinelli
con Milutin Dapcevic e Federica Fracassi
dramaturg Francesca Garolla
suono dal vivo Fabio Cinicola
luci Mattia De Pace
orari spettacolo
ore 21.00
domenica ore 18.00
lunedì riposo
durata 1ora e 20 minuti
Produzione Teatro i