"Love me tinder – Hate me true" è una commedia brillante del format teatrale [Kaos in Skatola – Nuovo Voyeurismo Teatrale], che propone un nuovo modo di vivere il teatro: "girare" intorno ad una struttura cubica, la Skatola, e creare una propria personale “regia della visione”, scegliendo di guardare lo spettacolo da più prospettive e attraverso filtri differenti. Di e con Mauro Fanoni e Alessandra Flamini è in scena dal 17 marzo ogni venerdì, sabato e domenica fino al 2 di aprile presso lo spazio teatrale Mr Kaos.
«Il [Nuovo-Voyeurismo-Teatrale] è dedicato a chi, per ottenere il piacere teatrale, desidera e ama guardare, da luoghi sicuri e a loro insaputa, attraverso tende, finestre, feritoie e colori, personaggi immersi nel vivere il loro spettacolo. Anime seminude, nude o intente a spogliarsi. Si tratta dunque della trasformazione degli spettatori in [Nuovi-Voyeuristi-Teatrali].»
Prima di entrare in sala, ad alcuni spettatori è stato dato un ciondolo con un cuore di stoffa rosso, ad altri blu. Spiegheranno, poi, ad inizio spettacolo, che il pubblico può muoversi, durante la visione, su tre dei lati della Skatola, cambiare a proprio piacimento il posto a sedere tra quelli rossi disponibili, i “posti voyeur”, o decidere di godere dello spettacolo in piedi, rubando segreti da ogni visuale. Sui posti con il cuore blu, i “posti fissi” dai quali non è possibile muoversi ma guardare lo spettacolo in modo “canonico” attraverso la “quarta parete”, siederà l’altra parte di pubblico.
Da buoni voyeur, prendiamo un posto “mobile” intorno alla Skatola, un allestimento scenografico di forma pressoché cubica, composto da dodici moduli che vanno a formare quattro pareti. Ogni modulo offre un tipo di “visibilità” e “trasparenza”: plexiglass colorati, plexiglass neutri, velatini, strutture in legno, alcuni fissi altri con la possibilità di variarli all’occorrenza aggiungendo elementi scenici.
All'interno della Skatola, la scenografia proposta è quella della stanza di Eva: una poltrona di pelle con disegni che ricordano uno stile orientale, una chaise longue (che servirà spesso per creare il campo/controcampo duranti i discorsi tra i due protagonisti) un vaso con rose ancora imbustate che richiamano l’idea di precedenti incontri ed un mobile con ripiani, nei quali spunta in bella vista Alejandro Jodorowsky e, un po' più in basso, tra vari oggetti, una scatola piena di preservativi "di tutti i gusti, ma da non prendere quello al lampone”, perché a lei non piace.
LOVE ME TINDER – HATE ME TRUE è la storia di un primo appuntamento al buio, quello tra Nico ed Eva. Lui, un avvocato, che ha una fidanzata di cui ormai è stanco, lei donna single ma con una figlia e con la compulsione del sesso. Una scrittura ironica, divertente che sviscera la dinamica di interazione che si innesca tra i due: l'uomo inibito dalla donna che vuole fare solo sesso. Niente coccole, niente parole, solo una buona dotazione fisica da scambiarsi, un patto "sinallagmatico tra tette e pisello". Sì, ad Eva l'unica cosa che interessa è la dimensione del pene dell'uomo che ha scelto su Tinder, la hot app di dating per organizzare incontri online tra persone localizzate in una stessa area (qualche kilometro). I luoghi comuni sui ruoli di genere vengono capovolti e distrutti in una sfida a suon di sciabolate che alla fine farà scattare la vera scintilla della passione, quella che nasce tra due persone che entrano in relazione con le loro anime, non solo con i propri corpi.
Le situazioni che creano i due protagonisti sembrano paradossali ma in realtà mettono in luce le dinamiche dei rapporti moderni nella cosiddetta “era di Internet”, dei social-network, delle chat, di Tinder, dove spesso i piani di interazione si confondono. Relazioni nevrotiche, personalità compulsive, la paura dell’altro e il bisogno di soddisfare i propri istinti con semplicità sono il perno della drammaturgia. E’ il concetto di consumo/consumismo che viene “tragicomicamente” allargato ed esteso a quello umano: si acquista un capo su Amazon e ci si accultura su Wikipedia con la stessa velocità con cui si sceglie con un cuoricino la persona con cui fare sesso.
Ci convince la storia, davvero brillante e incalzante nelle battute, e gli attori sono credibili nei loro ruoli e naturali nella gestione dei tempi, anche se incespicare è facile. Diciamo "davvero" perché sono diversi gli spettacoli che provano a mettere in scena questo tema ma pochi riescono a rappresentarlo in modo naturale, non scontato, ironico e intelligente, lasciando allo spettatore la comprensione di ciò che sta guardando. E sicuramente apprezziamo anche l'attenzione nel confezionare una messinscena perfettamente godibile in modalità “frontale”, che ha saputo nel contempo stimolare la curiosità e il movimento dello spettatore “mobile” a cui restituisce una visione di tipo cinematografico (a volte anche televisivo), a cui permette la personalissima regia.
Info:
LOVE ME TINDER – HATE ME TRUE
spazio teatrale Mr Kaos
Dal 24 marzo al 2 aprile 2017
Venerdì e Sabato con doppio spettacolo ore 20:30 e ore 22:00. Domenica alore 20:30.
Lo spettacolo non è adatto alla visione di minori di 14 anni.
Il massimo di spettatori ammesso è di 35 persone a turno.
Ph: Kemal Comert