Alle volte può bastare un po’ di trucco, degli abiti appariscenti e qualche parrucca stravagante per provare a dimenticarsi della realtà, così cruda e vuota se non ci fosse la fantasia, l’allegria. LEI E LEI, andato in scena fino al 6 Marzo al Teatro Lo Spazio, è uno spettacolo coraggioso che riveste una brutta realtà ,quella della prostituzione e della solitudine, di risate che, seppur amare, allietano e danno forza.
Federica De Cola, attrice, e Giampiero Cicciò, attore e regista, rappresentano due vite alla deriva: una giovane attrice romana finita sulle strade di Messina a prostituirsi e un vecchio travestito siciliano che vende da anni il proprio corpo, stanco ma ancora sognante.
La piazza messinese, dove si svolge l’intera opera, sarà il luogo di incontro di queste due anime così sfrontate, così fragili, che riescono a costruire un’intesa per combattere l’emarginazione e la solitudine così forte anche in quei giorni di gioia. Non a caso, lo spettacolo, si svolge durante il Natale, Capodanno ed Epifania, ovvero quelli che dovrebbero essere i momenti più caldi e felici dell’anno.
Sulla scena sono presenti cinque panchine che rappresentano piazza F. Cavallotti, storico piazzale messinese dove la Drag lavora da anni, con clienti fissi che oramai sono conoscenze. La vita di quest’uomo è totalmente distrutta se non fosse per la sua capacità di ironizzare e schernirsi con vocaboli siculi ed epiteti, ricordando il suo passato costellato di emozioni e grandi desideri d’arte e di musica. Proprio l’arte, sarà il primo grande ponte fra i due personaggi, che rappresenta ed è una medicina, un balsamo sulle ferite profonde che ha lasciato la vita e i suoi graffi.
Le luci di scena, curate da Renzo di Chio, si mescolano alle musiche, adattate da Fausto Cicciò, sottolineano alcuni sentimenti liberati dal racconto struggente degli attori. La platea, durante tutto il corso della commedia, ride di gusto senza nascondere l’emozione che suscitano certe storie. I testi, fluidi e con molte espressioni siciliane, prendono forma con maestria e spesso modificano la realtà che circonda gli attori, che immaginano di trovarsi davanti una grande platea.
La compagnia Teatro di Messina porta in scena un drammatico quanto spassoso viaggio attraverso un mondo che molto spesso ignoriamo, un mondo che si rivela con le tenebre e che nasconde storie che fanno tremare l’anima.
di Giampiero Cicciò
con Federica De Cola e Giampiero Cicciò
scene e costumi Francesca Cannavò
elaborazione musicale/collaborazione alla drammaturgia Fausto Cicciò
disegno luci Renzo Di Chio
assistente alla regia Veronica Zito
foto di scena Gianmarco Vetrano
regia Giampiero Cicciò
produzione Teatro di Messina