Dal 25 al 31 gennaio al Teatro Ambra Jovinelli va in scena una commedia scoppiettante: Le Signorine di Gianni Clementi. A dare voce alle protagoniste sono due importanti nomi del teatro, Isa Danieli e Giuliana De Sio.
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LE SIGNORINE: la trama, una vita di battibecchi fra i vicoli di Napoli
Addolorata e Rosaria, due sorelle zitelle ormai non più in età da marito, trascorrono le proprie giornate in un battibecco continuo. Qualsiasi motivo è occasione per scatenare un alterco: il costo dei pomodori al mercato, il prezzemolo sulla pasta alle vongole, l’insostenibile concorrenza con i negozi vicini. Insieme infatti gestiscono una merceria familiare, in un piccolo vicolo di Napoli che vede proliferare negozi cinesi e fast food. Ma di questi non compare nulla in scena. Per la disponibilità di articoli a basso costo che questi forniscono ad orario continuato, la storica attività delle sorelle viene gravemente compromessa; poche le entrate, scarsa la clientela, ci si può affidare solo agli acquirenti affezionati.
Le Signorine: una storia di riscatto
L’incertezza espone le donne alla ristrettezza economica che in particolare dalla sorella maggiore, Rosaria, viene vissuta in modo esponenziale. La condizione finisce con l’esasperare Addolorata che per quieto vivere continua a subire passivamente l’impetuosità dell’altra fintanto che un’inaspettata circostanza le darà occasione di progettare il suo riscatto: di punto in bianco si troverà a gestire il conto bancario, a fare delle spese prima non contemplabili (riscaldamenti accesi e financo un televisore nuovo) ma soprattutto a meditare una sottile vendetta.
LE SIGNORIE: tra monotonia e vivacità
I litigi sono al centro della loro quotidianità: animano le loro giornate e divertono il pubblico che nella futilità delle questioni sollevate rivede facilmente tutte le bizzarrie familiari in cui può trovarsi o in cui è probabile si sia trovato proprio poco prima di andare a teatro.
La scenografia ed il ritmo scenico: un vivacissimo gioco di luci
Il ritmo è frizzante ed energico grazie ad un vivacissimo gioco di luci: luminari bianche si alternano a lampi di colori rosso e verde. Sono effetti certo surreali che stonano vistosamente con l’arredamento domestico. La camera da letto, il corridoio, la carta da parati, il legno scuro dei mobili, evocano infatti un ambiente retrò, anni ’60, in linea con l’età avanzata e con la bigotteria di sorelle che non hanno mai visto il mondo e che l’oculatezza non ha mai permesso di addentrarsi nella modernizzazione.
Gli effetti di luce hanno però il merito di sdrammatizzare la tensione e di rendere tutto così leggero. Non è un caso che quello che ne viene fuori è un’unisona risata. Anche gli intramezzi musicali danno il loro esuberante tocco di comicità.
LE SIGNORIE: dal testo di Gianni Clementi la regia ironica di Pierpaolo Sepe
Quello che viene messo in scena, per due ore circa di spettacolo, è un’esilarante quadretto di vita domestica dove tutto è permesso: inveire contro il familiare che in una giornata poco felice capita a casa, usare con il malcapitato un linguaggio informale, scendere a turpiloquio, rubare o, meglio, sottrarre qualcosa senza chiedere…insomma, dare il peggio di sé senza correre il rischio di compromettere gli affetti più importanti.
Con acutezza e ironia il regista Pierpaolo Sepe dà alle Signorine di Gianni Clementi un forte carisma: con naturalezza le donne fanno entrare lo spettatore nella loro intimità, gli danno l’occasione di buttare giù qualsiasi maschera di perbenismo e lo catapultano in una simpatica quanto imperfetta -e per questo unica- famiglia. Tra il serio il faceto lo spasso è assicurato.
Visto al Teatro Ambra Jovinelli
Gli Ipocriti Melina Balsamo
presenta
ISA DANIELI GIULIANA DE SIO
LE SIGNORINE
di Gianni Clementi
regia Pierpaolo Sepe